Perdonami Andrea, io ti leggo sempre con interesse però ho sempre questa insopprimibile pulsione per i percorsi personali.
Cioè, scassi il cazzo al capello a The Witcher 3 e The Last of Us 2 e poi Prince of Persia 200qualcosa "era un gioco di eleganza rara"?
Penso che anche all'epoca fosse recepito come un giochetto da combat infimo e mezzo cinematografico da infilare tra una cosa bella e un'altra.
Lo stesso Assassin's Creed 1, nella sua mediocrità ,era un gioco molto più coraggioso.
Le pulsioni vanno assecondate : ).
Eppure trovo la questione mal posta.
Che abbia da ridire sui giochi che citi, cosa c'entra esattamente in questa sede?
Ad ogni modo: se proprio vogliam giocare a chi tenere e chi buttare dalla torre...
TW3 e TLOU2 non sono il cerchio di Giotto.
Non lo è nemmeno PoP, ma a mio modo di vedere ci si avvicina di più. E non parliamo di un compitino da 8, come quelli che troppo spesso si affastellano sul mercato attuale, saturandolo, ma di qualcosa che ai tempi riscrisse almeno parzialmente alcune regole.
Ciò non significa che sia stato un gioco più o meno influente (lascio a voialtri stabilirlo). Semplicemente che, preso a tutto tondo, ha un'esecuzione virtualmente priva di vizi e fresca.
Sicuramente meritevole di esser giocato oggi, qui e ora (è questo l'obiettivo ultimo del mio intervento, spinger qualcuno a reinstallarlo).
Torno a quanto dicevo ieri, riprendendo Cryu: integrare con successo il principio fondante di gamedesign con la narrativa.
Ma non solo: sapersi fermare ad una rappresentazione audiovisiva funzionale, ma attraente (e veniamo anche al tema attuale del remaster).
Il fotorealismo sia in TW3 che in TLOU2 a me hanno fatto male. Sarò ossessivo, pretenderò l'impossibile, ma questo è: ogni imperfezione risalta in modo tale da non poterla ignorare e se l'obiettivo del gioco è coinvolgerti... abbiamo un problema : ).
E' questo ciò a cui mi riferisco precisamente con l'espressione 'eleganza rara'. La mia esperienza col gioco in oggetto fu semplicemente ineccepibile, non posso dire lo stesso per gli altri che si son detti.