Beh, non può certo mancare il gioco che forse più di tutti mi rappresenta la mia giovinezza videoludica coinoppara: lui, l'indimenticabile
Bubble Bobble Forse esula un po' dal concetto di
location videoludica come 100 livelli di pura pixel-art dai colori sgargianti e dalle forme ora figurative (il fantasma!), ora letterarie (popcorn!) e in generale follemente astratte, ma tutti da interpretare e completare per arrivare al livello successivo. Un amore genuino che rimane ancora grande dopo decadi e migliaia di END GAME.
Per non fare torto a nessuno, posto il primo e l'ultimo livello, l'alfa e omega di un'opera fondamentale per la mia carriera di videogiocatore, ma anche per la storia del medium stesso
Il secondo che cito e che proprio nelle location (tra le altre cose) ha un posto speciale nel mio cuore, è
Abe's Oddysee, un'opera che in tempi di ascesa 3D riportava la mia mente alla bellezza e ispirazione (e in questo caso, che ispirazione!) dei giochi 2D, fatti di colori, pixel e parallassi. Per me splendido ancora oggi.