Mi allineo pure io con chi lo trova interessante come ambientazione, personaggi e immaginario, ma da giocare mi sta sembrando poca cosa, tra sequenze scriptate che puzzano di muffa e situazioncine di combattimento abbastanza stitiche.
Per la cronaca, la sezione odiosa all'inizio l'ho superata anch'io con la sacra tecnica del"resta fermo in un cunicolo approfittando che i nemici sembrano essersi dimenticati di te, poi esci fuori e dopo pochi secondi scatta lo scriptino che ti salva"
.
Alla fine come giro nel tunnel degli orrori lo sto pure apprezzando, vediamo dove va a parare.
È proprio sbagliato aspettarsi gameplay con sta visuale, rispondo anche a
@teokrazia Ethan non è Corvo e non è Freeman, e non è nemmeno Booker Dewitt.
È un pisque de popolo che non ha poteri,
a parte quello della rigenerazione, non ha nient'altro che armi da fuoco classiche, non può rallentare il tempo, sollevare nemici con la forza cinetica o darli in pasto alle fiamme.
Come fai a tirarci fuori qualcosa di decente da sta roba?
Non puoi. Specialmente in prima persona.
Ecco come invece il rimpiattino geniale del viallaggio Pueblo in terza persona, con le sue distanze, le sue scale, i suoi scavalcamenti e le sue mirabili astuzie - (corri con Leon al piano inferiore di un edificio, rompi un vetro e i villici si dirigeranno proprio in quella zona, ammesso che tu non ti faccia vedere al piano superiore) - aveva senso e ragione di esistere. Il gioco di Mikami funzionava perché c'era il gioco sotto.
Un gioco che ha indicato la via ad una generazione di titoli che voleva fare ma non sapeva dove sbattere la testa. Così tanto potere computazionale, senza sbocco. Poi arriva il terremoto concettuale di Mikami.
Non è un caso che dopo RE4 è uscito Gears of War, Army of Two, Dead Space e dozzine di altri games.
Per un decennio quasi, la telecamera spallare ha fatto la differenza, c'è anche un lato meno positivo però in tutta questa faccenda, ovvero, ha ridotto troppo i minimi termini tra action-horror e survival-horror della bella epoque, ovvero la quinta generazione e giù di lì, la roba render, per intenderci. Non tutti i giochi funzionano con questa impostazione, ad esempio Silent Hill, complice Konami, ha veramente fatto un gioco trascurabile (HomeComing)
RE7 uscì con un'idea "nuova"
Anche se Cap aveva già provato con quella visuale ad imprigionare gli incubi dell'Umbrella, ovvero i due RE per Wii, che però erano rail-shooter e quindi, out of contest. Ad ogni modo RE7 puzzava di nuovo, anche se aveva quell'odore persistente del PT di Kojima (e anche il fatto che metà degli artisti concettuali di RE7 avevano lavorato sul gioco di Kojima...coff coff) In ogni caso si comportava bene. Però anzitutto c'erano i Baker che facevano il 90% del gioco, ovvero 4 nemici implacabili che per tutto il gioco ti davano del filo da torcere. E poi c'erano le muffe, che onestamente non erano tutta sta gran cosa, se vogliamo dirla tutta, una ideona di quello di F.E.A.R.
Il punto di questo delirio è che RE8 ha esaurito del tutto la formula in prima persona.
Già mostrava il fianco nel precedente gioco, ma complice il VR, questa cosa non mi pesò affatto e poi il 7 era fatto per il VR. Le modalità che avevano introdotto funzionavano? Insomma eh. Alla decima ondata, ti rompevi davvero i coglioni nello scantinato. La stessa cosa succedeva anche nelle modalità aggiuntive.
RE7 aveva comunque portato a casa il risultato.
Questo non lo so se ce la fa.