Dunque l’ho finito e mi è complessivamente piaciuto. Mi rendo conto che nel precedente post ero stato forse un po’ troppo duro. Quindi vorrei rimarcare il positivo.
La grafica è davvero bella. Una pixel art elegante, con bei colori e ottime animazioni. Vorrei tutti i metroidvania così. I controlli sono puliti e le gimmick di base -l’alternanza degli spiriti alla Ikaruga e l’utilizzo dell’arco- tutto sommato funzionano.
Ho trovato molto divertenti i boss e apprezzato il fatto che sono numerosi e ci si crepa sempre qualche volta. Questi scontri costituiscono il motivo per cui il gioco tiene sempre un ritmo alto e, nonostante le pochissime ore complessive di giocato, la sensazione, tutto sommato, non è quella di un gioco brevissimo. Il gioco riesce, insomma, a dare una certa sensazione di compiutezza, arrivati i titoli di coda.
Il finale poi mi ha ben disposto verso il possibile sequel. Ci sono un paio di sfondi bellissimi con alberi e cieli azzurri che mi fanno sperare che nel sequel vengano riversate più risorse e che la grafica possa essere più varia e opulenta.
Insomma un gioco piccolo ma che costituisce un’ottima base da cui ripartire. Peccato per la colonna sonora insulsa, per la mancanza di varietà negli scenari e per la mappa di gioco troppo compatta e dotata di poco “respiro”.
P.S. Certo, giocare un gioco come questo mi fa scendere una lacrimuccia pensando ai tempi in cui abbiamo avuto sei-dicasi-sei Castlevania alla Sotn e a quanto li abbiamo dati per scontati. Avevano pixel art straordinarie, varietà, contenuti, colonne sonore magnifiche, tentavano ogni volta di mettere qualcosa di nuovo sul piatto e di raffinare la formula...insomma, io li amavo già all'epoca, ma ora sono ancor più convinto che fossero giochi eccezionali che la maggior parte degli emuli indie di oggi hanno grande difficoltà ad avvicinare.