Io non capisco l'utilità di questi richiami (aka terza dose). Non voglio fare lo Xibal della situazione, ma noto una contraddizione:
* in Italia avere gli anticorpi non vale niente per essere considerati immunizzati. Se si è stati malati, ma senza tampone che lo dimostra, non si conta come guariti. Ai fini del green pass, il test sierologico è carta straccia.
* le terze dosi invece sarebbero necessarie perché, pensate un po', dopo tot mesi si osserva una diminuzione degli anticorpi nel sangue dei vaccinati.
Ok ma allora questi anticorpi contano qualcosa o no? Sono o non sono una spia dell'avvenuta immunizzazione?
Io la terza dose non ci tengo a farla. Quando entrerò in contatto col virus i miei linfociti T della memoria produrranno gli anticorpi che mi servono. Poi è chiaro, se dovrò farla, farò anche questa terza dose.
Sostanzialmente corretto. Ma non c'è immunizzazione, e non c'è grossa differenza tra vaccinati o infettati, entrambi possono prendere ancora il covid. Potranno cambiare leggermente le durate della protezione e le probabilità di prenderlo in forma grave.
Anche con meno anticorpi, la mortalità rimane molto più bassa, ancora non sappiamo per quanto.
Piuttosto mi farei iniettare volentieri le proteine spike della variante delta, se si potesse. Nella mia ingenuità, mi sentirei più protetto.
Se sopravvivi al virus, forse sarai più protetto. è parecchio più facile sopravvivere al vaccino.
In UK c'è un programma di studio del virus in cui ti puoi offrire volontario e farti infettare, ma non credo accettino gli stranieri; e non usano la delta, ancora.
Ma continuare a ripetere vaccini sviluppati sul ceppo di Wuhan... per quanto ancora?
Questo invece è proprio sbagliato. Solo due vaccini cinesi si basano sul virus del covid.
Astrazeneca, Janssen, Sputnik e altri si basano su adenovirus.
Moderna e Pfizer si basano solo su una proteina del virus, e lo fanno in un modo mai usato prima.
Si cambierà se mai verrà fuori una variante che sfrutta una proteina diversa, pare che le probabilità siano molto basse.