http://smarcell1961.blogspot.com/2015/03/molto-improbabile-ma-non-impossibile.html
Questo passaggio mi ha messo curiosità:
Quando saliamo in macchina, ad esempio, sfidiamo in realtà la probabilità di morire per incidente stradale senza metterci troppa ansia, mentre in genere ci preoccupa molto di più salire su un aeroplano, nonostante la probabilità di un incidente stradale sia di gran lunga più grande. A nessuno viene l'angoscia prima di mangiare una ciliegia o un'oliva per la paura di strozzarsi e morire. Eppure è tutt'altro che improbabile. Sicuramente molto più probabile, ad esempio, che morire per la reazione allergica di un vaccino. Eppure, mentre si moltiplicano le campagne antivacciniste, sono molto rare le manifestazioni per la messa al bando delle olive taggiasche. Perché mangiare un'oliva ci è molto più familiare che farci iniettare una sostanza a noi sconosciuta. Quando mettiamo in bocca un'oliva, sappiamo cosa sta succedendo, e quello che dobbiamo o non dobbiamo fare. Quando ci iniettano un vaccino, invece, siamo completamente passivi.
Nota: l'articolo è stato scritto nel 2015, in tempi non sospetti.
Domanda: quante sono le morti in Italia per soffocamento da cibo?
Risposta: circa una ogni settimana (
fonte1,
fonte2,
fonte3).
Domanda: quante sono le morti in Itala a causa dei vaccini?
Risposta: "causate", non proprio; si parla di "correlate". Dati alla mano, "Complessivamente, 14 decessi su quelli valutati sono risultati correlabili alla vaccinazione, vale a dire un caso ogni 5 milioni di dosi somministrate". Valutate lo scorso 12 settembre, a "210 giorni passati dall’inizio della campagna vaccinale", sono poco meno di un morto ogni due settimane (
fonte4).
Commento: non è certo un confronto sensato, ma la dimensione emotiva rimane comunque poco felice.
Dettaglio: "Dei 14 decessi correlabili alla vaccinazione, dunque: 2 si sono verificati in persone particolarmente fragili in cui reazioni avverse che non creano particolari problemi nella popolazione generale (febbre e vomito) hanno complicato ulteriormente la situazione clinica fino a portare al decesso; 5 decessi si riferiscono a persone che hanno contratto Covid-19 dopo il vaccino (e che quindi potrebbero rientrare in quella quota fisiologica di persone che non rispondono al vaccino); 6 decessi sono legati a eventi di natura trombotica e, infine, 1 è legato a porpora trombotica trombocitopenica." (sempre da
fonte4).
Ricalcolo: la stima peggiore passa a 12 decessi da conteggiare in 210 giorni; la migliore, 7 decessi.
Da una parte, una morte accertata alla settimana. Dall'altra, una morte correlabile - ma non accertata - ogni due, quattro settimane.
Scritta così rimane sempre una situazione poco auspicabile. Ma ho volontariamente fatto un confronto sciocco, solo per vedere fino a che punto posso raccontarmi la realtà partendo da dati certi. Ebbene, basandoci sugli stessi dati - e anzi, considerandoli nella peggiore delle ipotesi: 506 segnalazioni spontanee di morte su 65 milioni di dosi complessive -, il risultato sarebbe che ciascun vaccinato ha lo 0,000778461 percento di probabilità di morire per possibili correlazioni al vaccino (
fonte5).
Come lo vedete questo racconto della realtà?