A margine...
Sarò ingenuo, ma la proposta di Fontana di spalmare i turni di lavoro su sette giorni non vi pare interessante?
È una proposta che può sembrare valida solo a un disadattato sociale come me?
A me sinceramente sembra abberrante.
Già quando vogliamo organizzare con Naz per berci qualcosa è un delirio, visto il lavoro che fa.
Ora, se penso che tutto dovremmo avere una vita simile, non avendo più "fine settimana" preferisco restarci secco nel terremoto di due giorni fa.
Il fine settimana, o almeno la domenica, sono quei giorni fissi in cui si ha la certezza che il 90% abbondante delle proprie conoscenze è libero da impegni di lavoro e quindi si possono organizzare "cose".
Privare di questo aspetto di vita tutti perchè qualcuno non è interessato alla "vita sociale" mi sembra una aberrazione che in confronto gli "hikikomori" sono niente. Vorrebbe dire davvero abbandonare l'idea di poter condurre una vita "normale" dove con normale intendo cioò che fino a ieri davamo per scontato, e che invece oggi ci pare così lontano eppure così prezioso.
Poter fare due passi in riva al mare, organizzare un giro in bici DI SABATO perchè di DOMENICA ci si riposa ancora e magari si fanno due passi tranquilli... bho..
Il tessuto produttivo italiano é fatto sostanzialmente di piccole e medie imprese con meno di 15 dipendenti. Senza inventarsi turni spalmati o altre soluzioni esotiche basterebbe permettere la riapertuta solo dopo aver testato i dipendenti da ripetersi periodicamente a quelle che hanno contatto sul pubblico.
Mi chiedo poi come pensano di far ripartire la produzione e mantenere le scuole chiuse, perche i nonni babysitter in questo momento sono e devono esserel fuori uso.
Bella anche l'idea dell'app, peccato che la fascia piú a rischio non ha o non sa usare uno smatphone.
Se vogliamo indicare il veneto come una regione virtuosa allora sarebbe il caso di capire che la cosa migliore che si puo fare sono migliaia di test e una mappatura e contenimento dei focolai.
Non è che fare il tampone UNA volta ai dipendenti a contatto col pubblico serva a qualcosa eh.
Ogni volta che incontri qualcuno c'è il rischio di contrarre il virus.
Smplicemente perchè, a mio avviso, è praticamente impossibile comportarsi come si dovrebbe al fine di minimizzare il rischio.
Ieri mi hanno portato dei documenti a casa.
Mascherina entrambi, lui chirurgica, io FFP2. (A parte che sento l'aria uscire da dove non dovrebbe... bha).
Me lo sono toccata, me la sono spostata, su una mano avevo il guanto sterile, sull'altra no; nella mia teta sapevo cosa toccare e fare con una e con l'altra. Dopo due minuti di chiacchiere col collega che non vedevo da 40 giorni non mi ricordavo un beneamato. Non è vita.
E il succo è che è impossibile tenere i comportamenti corretti atti a non infettarsi, quindi il rischio c'è e ci sarà sempre, e lo dimostrano i contagiati tra i medici, che sono (o almeno dovrebbero) essere edotti all'uso di certi DPI.
Inoltre una chiosa finale generale:
Il virus ci ha fatto capire come ci siano aspetti della vita quotidiana che non consideravamo abbastanza, come poter stringere una mano oppure andare in spiaggia.
Ed altri che consideravano necessari ma che invece non lo sono, come recarsi al lavoro. Lo smart working libera tempo da dedicare ad altro; riduce il traffico lasciando le vie più vivibili, ed inoltre ha diminuito l'inquinamento in pochi giorni in maniera sensibile.
Però ovviamente dopo il virus quello che ne uscirà saranno condizioni di vita ancora peggiori per i lavoratori. Evviva.