Io ancora non me la spiego sta cosa. Che se ne fanno di tutta quella carta? E perché pensano sia così indispensabile da farne scorta (prima degli alimenti eh, perché qui sono spariti carta igienica e fazzoletti ben prima di uova, farina e altri alimenti indispensabili)?
Comunque qui girano foto di tutto il cibo andato al macero per colpa del raptus che ha preso tutti. Ovviamente hanno fatto scorta di cibo fresco che poi non sono riusciti a consumare e ci sono le foto con le discariche e i cassonetti pieni di carne, frutta e altro andata a male.
Però una teoria sulla carta igienica che non sia "quando è difficile da trovare ti viene il bisogno di comprarla appena la vedi" mi piacerebbe leggerla.
Le risposte sono tutte nell'articolo che hai quotato.
Sturarle non è una faccenda semplice né piacevole. Per esempio a Charleston, in South Carolina, è necessario che dei sub assunti dal comune si immergano in 13 strati di liquame e ammassino in una gabbia tutte le salviette che riescono ad acciuffare fino a sturare l’intoppo. L’acqua è così densa e scura che illuminarla non serve e i sub devono tastare con le mani in cerca di blocchi e ammassi.
Non credo di aver capito. Ma francamente nemmeno ci tengo.
Merdai loro.
No, non ci sono le risposte. Perché pure in Francia, Germania e molti altri Paesi non si usa il bidet ma non c'è stata la corsa alla carta igienica che, guarda caso, si è vista praticamente solo nei paesi anglosassoni. A casa mia in Uk non c'è il bidet (io comunque ho sempre usato carta e poi fatto il bidet) e usiamo carta più salviette ma non ci è venuto minimamente in mente di farne scorte e infatti non abbiamo avuto problemi e la normale scorta (pacco grande da 8 o 12 rotoli) ci consente di non rimanere senza.
Quindi qual è il meccanismo mentale che scatta negli anglosassoni? "Oddio c'è una pandemia in atto" = "mi serve la carta igienica!".