TFP Link :: https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/21672146/coronavirus_primi_casi_gennaio_governo_sapeva_tutto_pensava_festival_sanremo.html
Al di là dei toni, pare che già il 5 Gennaio il Ministero della salute parlasse di casi di polmonite "ad eziologia sconosciuta"...
Articolo un po' tendenzioso, secondo me.
Esordisce con:
Il Coronavirus stava per travolgerci. Il governo era al corrente del pericolo ma litigava per il festival di Sanremo. Queste, in sintesi, le tappe che hanno portato al disastro.
Cinque gennaio 2020. Il ministero della Salute invia un documento di tre pagine all' Istituto superiore di Sanità, all' ospedale "Sacco" di Milano, allo "Spallanzani" di Roma, ad altri sei dicasteri e a una pletora di enti. Il titolo è inquietante: «Polmonite da eziologia sconosciuta»
Poi vai a leggere il documento e riassumendo un po':
-Al 3 gennaio 2020, sono stati segnalati all’OMS 44 pazienti in totale con polmonite da
eziologia sconosciuta dalle autorità nazionali cinesi.
-Il 1° gennaio 2020 è stato chiuso il mercato interessato di Wuhan per disinfezione e sanificazione ambientale.
-Le autorità nazionali hanno informato che tutti i pazienti sono in isolamento e sono curati presso le
istituzioni mediche di Wuhan.
-In base
alle informazioni preliminari dell’equipe investigativa cinese, non è stata segnalata evidenza di
significativa trasmissione interumana e non si sono verificati casi fra gli operatori sanitari.
-L’OMS sta monitorando attentamente la situazione ed è in stretto contatto con le autorità nazionali cinesi.
-Il collegamento segnalato a un mercato all’ingrosso del pesce e di
animali vivi potrebbe indicare un collegamento con l’esposizione ad animali. I sintomi sono comuni a diverse malattie respiratorie, e la polmonite è un evento frequente in inverno;
tuttavia, il verificarsi di 44 casi di polmonite che necessitano di ospedalizzazione e formano un cluster
spaziale e temporale deve essere considerato con prudenza.
In conclusione:
-In base alle informazioni fornite dalle autorità nazionali L’OMS non raccomanda alcuna misura specifica per i viaggiatori e L’OMS raccomanda di evitare qualsiasi restrizione ai viaggi e al commercio con la Cina in base alle
informazioni attualmente disponibili su questo evento.
Quindi non vedo come il governo dovesse preoccuparsi se l'OMS raccomandava di "non fare nulla", essenzialmente. Anche perché con i dati in mano a quel tempo, la trasmissione interumana era non significativa.
Poi l'articolo prosegue e cita prima Enrico Bucci, professore di biologia dei sistemi, poi uno studio di 16 ricercatori, per quanto riguarda i casi covid fino all'8 marzo.
Nel mezzo, tira in ballo un'articolo de "Il Fatto Quotidiano", in cui scrivono di riunioni all'ISS, dove essenzialmente si parla di rischio collasso se il virus si diffonde troppo in fretta.
Il punto è che la citazione a Bucci è riferita ad un post sul suo blog, datato 28 febbraio, in cui espone alcune opinioni:
-Il virus è presente in Italia da molto più tempo di quanto non sia stato finora affermato, almeno dagli inizi di dicembre, se guardiamo al tempo di raddoppio necessario e al fatto che i pazienti con polmonite, fortunatamente, sono una minoranza dei pazienti infettati;
-Nonostante sia passato tempo, il virus ha sì prodotto un numero anomalo di casi di polmonite, ma non un disastro paragonabile a quello osservato a Wuhan;
- Il numero di individui infetti in Italia, in accordo anche con il numero elevato di casi che stiamo esportando, è molto, molto più alto di quello che finora si è detto, perché la circolazione è cominciata prima.
e anche
In conclusione: abbiamo un nuovo patogeno, in circolazione su vasta scala in Italia, e questo di per sé è un pericolo. Come in Cina, casi di polmonite inizialmente non attribuibili sono risultati infatti probabilmente causati dal virus.
Però, se il patogeno (come è ricavabile dai modelli epidemiologici necessari per spiegare questi casi) ha infettato molti cittadini durante un periodo di almeno tre mesi, è anche vero che possiamo aspettarci che in parecchi ormai abbiano sviluppato immunità
Dal testo dei ricercatori si evince che il primo caso lombardo sia il 1° gennaio e che
L’indice riproduttivo del virus è rimasto basso nei primi giorni di gennaio, per salire rapidamente a cavallo tra febbraio e marzo e per poi calare per effetto delle misure restrittive. I ricercatori stimano il valore medio dell’indice riproduttivo tra 2,3 e 3,1 durante la fase di crescita esponenziale.
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Quello che ha detto Bucci contrasta un po' con quanto affermato dagli studi e dal fatto che ad oggi tra decessi e ospedalizzati, non siamo messi proprio benissimo.
Quindi è sicuro che nella bassa lombarda + Piacenza circolasse da prima, motivo per cui i contagi e i decessi sono così alti.
La sola Piacenza conta qualcosa come 500 decessi da Covid-19, tra le regioni solo Lombardia e Piemonte ne hanno di più.
Ma è troppo facile giudicare la situazione col senno di poi.