Shape sarebbe sicuramente una strategia migliore che non fare i tamponi.
Premessa: l'attuale fase di contrazione dell'epidemia che perdura nonostante le riaperture potrebbe essere il risultato delle vaccinazioni, ma questo al momento non lo sappiamo quindi proviamo a ragionare come se il vaccino non ci fosse.
Abbiamo sostanzialmente due modi per decidere come fare i tamponi:
1) il
contact tracing, che è quello che abbiamo fatto più o meno bene fino ad ora, cioè quando si scopre un positivo, per esempio perché ha i sintomi e il medico gli ha ordinato il tampone, tutti i contatti diretti sono messi in isolamente fiduciario fino al tampone negativo. In questo modo il virus sta sempre un passo avanti a te.
2) il
network testing di cui nessuno parla mai* ma che è la strategia impiegata con successo in Corea del Sud, Singapore, etc. che consiste nel fare i tamponi a chiunque abbia con te qualche tipo di legame, anche se non è stato un tuo contatto diretto. Se Tizio si è contagiato vuol dire che in uno dei network di cui fa parte (scuola, lavoro, famiglia, amici, etc.) è riuscito in qualche modo a penetrare il virus e anziché perdere tempo a ricostruire la catena del contagio fai terra bruciata intorno al virus con tamponi a tappeto. Certo per la seconda opzione devi avere la capacità di fare molti tamponi, cosa che in Italia non abbiamo.
*l'eccezione è Crisanti, io ho sentito parlare del network testing da lui in questa audizione alla Camera
https://webtv.camera.it/evento/17061 del 10 novembre 2020. Da allora è rimasto inascoltato.