Due "nuovi studi" hanno scoperto una cosa che ho studiato al secondo anno di università.
Chi avrebbe mai detto il contrario? È stato sempre detto che ci sono possibilità che l'immunità non duri anni. E anche nell'articolo non ci sono certezze, ma si usa sempre il condizionale.
Non solo qui si afferma che duri anni, quindi il contrario di quanto dici, ma fino ad oggi ci hanno letteralmente martellato con la scarsa durata degli anticorpi, modificando di continuo le previsioni di immunità, fino ad arrivare a quella del green pass, ventilata fino a poco tempo fa a soli sei mesi, e poi corretta, e il tutto basandosi sull'immunità anticorpale, senza mai citare quella cellulo mediata e la memoria immunitaria, che sono alla base della difesa da virus.
Queste cose le ho scritte qualche post fa, e le ripeto, assieme ad altri, da mesi, proprio perchè sono le basi, e in quanto basi, dovrebbero essere quelle di partenza per tutti, invece dall'inizio della pandemia è un continuo fiorire di nuovi studi che riscoprono l'acqua calda.
Dunque, una persona onesta cosa diavolo dovrebbe pubblicare, quello che ha, appunto, studiato come chiunque altro su testi già pubblicati, che non è niente di nuovo e che dovrebbe orientare la comunicazione dal principio?
Oppure è normale e preferibile fare finta di non sapere, e poi celebrare il nuovo studio che mette allo scoperto una roba che è così da quando si conosce l'immunologia?
Come fai a non suonare saccente, di fronte a cialtroni che fanno finta di essere ignoranti, per non si sa quale motivo?