Quando parlo di trasparenza di comunicazione mi riferisco a tutto l'iter, media compresi, per arrivarci a quella nota finale, un iter durante il quale il pubblico è stato sballottato tra pareri e contropareri, ritiri, ripensamenti, di nuovo ritiri, cambi di fasce d'età come fossero bruscolini, quando sarebbe stato molto più corretto, ma anche efficace, dire da subito che il vaccino è un farmaco, non gesù cristo, che è fallibile, che lo stiamo provando su di noi, che non sappiamo cosa potrebbe accadere.
Invece di promuovere il vaccino come un miracolo (quante volte lo avrò ripetuto, nonostante mi si chieda ancora quale sia la mia tesi?), sarebbe bastato spacciarlo per quello che è, un farmaco in sperimentazione, che richiede un sacrificio per evitarne uno più grande.
E la gente si sarebbe sacrificata volentieri, invece di essere trattata come un pubblico a cui vendere qualcosa, i cui meccanismi mettono sul chi va là anche il più sprovveduto.
Ma allora pigliatela coi media che hanno speculato (e pure non poco) sulle varie ipotesi (da verificare in maniera scientifica e rigorosa, come E' stato fatto) solo per acchiappare visualizzazioni/vendere copie/avere audience sulla pelle dei cittadini.
Lato scientifico, è stato fatto tutto quello che scientificamente era possibile: appena son venuti fuori i decessi si è indagato per verificare se, per davvero, erano in una qualche maniera correlati al vaccino*. Una volta avute le evidenze, si è provveduto alla comunicazione alle masse** ed all'aggiornamento del bugiardini dei vaccini.
Altro, francamente, non era possibile fare.
* ammettere prima (senza avere prove certe) la veridicità della correlazione tra morti e vaccino sarebbe stato un errore madornale, oltre che un clamoroso falso. E avrebbe causato un panico ingiustificato (panico che, poi, è stato comunque creato e cavalcato dai mass media per loro bassi fini ideologici/economici).
** comunicazione che, passando attraverso i mass media, ha subito una "politicizzazione" venendo caricata di significati utili soltanto a veicolare una determinata ideologia politica e/o uan determinata ipotesi "complottistica" a danno della completezza e della neutralità dell'informazione.