La propaganda anti-Trump è un cancro. Trump fa benissimo, non bene, a scagliarsi contro la stampa.
L’autrice di questo “pezzo” ha fatto un ottimo compitino, raccogliendo le informazioni che le servivano per dimostrare una tesi falsa e il cui unico obiettivo è smerdare Trump. A certa gente va impedito di scrivere anche l’oroscopo.
Se questo farmaco è stato approvato per un impiego nelle infezioni da Covid in più Paesi ci sarà un motivo?
Oh, naturalmente ci sono dei criteri per il suo utilizzo. È raccomandato per i casi in cui ci sono sintomi respiratori, con sospetto di iniziale polmonite oppure con diagnosi di polmonite accertata. Non è da usarsi per “prevenzione”, né per un Covid accertato ma con sintomi lievi.
Bellissimo poi come l’autrice sia andata a usare la scusa del gold standard del doppio cieco e l’esempio di uno studio fallace per poter dire “questo coglione sta ignorando tutti i crismi della ricerca scientifica”. Eh già. Come se Castalia, qui, non avesse postato almeno 2 settimane fa un articolo dove si dice che la ricerca, in questi casi, non può permettersi di aspettare, e si avvale degli sforzi e dei risultati quotidiani di migliaia di persone del settore che comunicano ogni giorno grazie a una cosetta chiamata internet. Come se non fossero apparsi su siti medici affidabili degli articoli che hanno tranquillamente ammesso: “Sì, è vero, le evidenze e il gold standard sono un’altra cosa, ma possiamo permetterci di ignorare un buon numero di risultati positivi, anche se non comprovati da studi controllati, che richiedono anni e una selezione accurata dei soggetti?”. Specialmente parlando di un farmaco vecchio, che costa pochissimo, non più coperto da esclusiva di brevetto, e non dell’ultima novità della Novartis o dell’AstraZeneca o della Gilead che costerebbe mille, duemila, cinquemila volte tanto? Tipo, guarda caso... il Remdesivir?
Infine, nessun medico, in basso o in alto, ha detto che il farmaco è LA CURA. È stata osservata un’efficacia: non garantita, non nel 100% dei casi, e non necessariamente decisiva. Sarà un caso che è un trattamento indicato soprattutto per i casi domiciliari? Un paziente in condizioni tali da richiedere terapia intensiva richiede ben altro trattamento, ma questo è lapalissiano per qualunque giornalista onesto.
“News is under threat”. Indeed.
Letto velocemente, a me sembra un buon articolo.
Spiega perché l'approccio di Trump alla medicina, analizzando questo caso specifico, sia superficiale e pericoloso.
Spiega perché lo studio da cui ha avuto origine l'hype sia fallace a più livelli.
Non solo perché manca l'analisi in doppio cieco, quella è solo una parte.
Inoltre, spiega come le informazioni sul medicinale si siano diffuse in modo probabilmente troppo social e poco medico.
Ci sono brevi passaggi in cui conferma che il medicinale ha avuto alcuni buoni riscontri.
Non trovo invece nulla, ma potrei essermelo perso, sul fatto che il farmaco sia stato approvato in più paesi, come tu spieghi.
Se è vero, e l'informazione manca, credo sia una falla rilevante nell'articolo.
In generale, l'articolo mi sembra giustamente titolato: "
Hydroxychloroquine: how an unproven drug became Trump’s coronavirus 'miracle cure'".
Credo sia questo il punto: un Presidente ha una responsabilità, ora più che mai, e dovrebbe smetterla di esprimersi come un saldatore della Rust Belt (con tutto il rispetto per i saldatori della Rust Belt), perché diventa pericoloso per le persone e la nazione.