Grazie al superpotere dell'uscita anticipata dal lavoro - "ho un impegno improcastinabile" -, sono riuscito a vederlo a un orario compatibile con la mia vecchianza, e pure prima della prevista mattinata di domenica 13.
Allora, com'è 'sto film?
Oggettivamente lungo.
Tre ore di atmosfera cupa, umida, corrotta, fradicia, e metteteci dentro tutti gli aggettivi grunge-emo-dark tra la fine degli anni '80 e la metà degli anni '90, tutti gli aggettivi che potete dedurre anche dai videoclip dell'epoca che magari non avete vissuto direttamente ma di cui abbiamo documentazione storica, qui li trovate.
Li trovate tutti: per tre ore.
Sono tre ore pesanti?
No. Ma sempre tre ore sono, e se
il caposaldo a cui questo film attinge a piene mani dura un'ora e tre quarti, qualche dubbio sulla loro necessità è legittimo.
Magari servono a dipanare per bene la trama, queste tre ore?
Mica tanto. La trama si riduce a pochi passaggi chiave, peraltro più raccontati che mostrati, e ci si chiede quanto servano all'economia della storia.
Appunto, la storia.
Ecco, per quanto la sceneggiatura spinga durissimo sul versante investigativo, faccio presente che un diversissimo caposaldo che non c'entra niente ma a cui chiunque voglia raccontare di investigazioni farebbe meglio a dare un'occhiata, ebbene
quel caposaldo investigativo dura meno di due ore.
Serviranno per caratterizzare i personaggi, queste tre ore.
Insomma. Parlano tutti poco, si muovono ancora meno, e agiscono senza che allo spettatore sia concessa una scena preparatoria, senza una motivazione interiore forte.
Ma allora, cosa c'è in queste tre ore?
Atmosfera.
Tanta atmosfera.
Una fotografia a sprazzi superlativa, e tre scene d'azione da manuale.
Ma attenzione: non è un numero buttato a vanvera. Sono proprio tre, le scene d'azione.
Esattamente come tre sono le ore di durata complessiva.
E, spoiler:
Le tre scene d'azione sono già state anticipate dai trailer.
Ora, che si tratti di un'opera "autoriale", c'è poco da discutere. Le scelte fatte convergono verso un'idea di Batman che non ha tensioni interne. Il film è uniforme, il mantello del regista-sceneggiatore s'insinua in ogni spazio artistico e non ci sono forti voci discordanti. Il debito maggiore rimane quello del montaggio, ma personalmente dubito con questa sceneggiatura si sarebbe potuto tirare fuori qualcosa di migliore.
E Pattinson? C'azzecca con Batman?
Valutando come si sia voluto rappresentarlo, e quindi relativamente a questa opera, la risposta è: sì.
Come Batman, qui ci sta; è come Bruce Wayne che non c'entra manco per lo zigomo.
Ma tanto il film si intitola "The Batman", mica "giovane ricco ereditiero filantropo fascinoso con una segrata seconda identità di vigilante in maschera".
Non so quale Batman cerchiate, e non so se qui lo treverete; ma so che quel che volevo dire l'ho qui scritto, ed è tempo dei titoli di coda.