I film di Bruce erano, in sostanza, il buon b/n delle botte, dove l'unica splendida stella che risplendeva, alla fin fine, era Bruce stesso
Anche dal punto di vista registico i suoi film sono molto embrionali, e molto americani/occidentali, alla fin fine, dove l'iper realismo era il padrone indiscusso della scena, basti pensare ad alcuni combattimenti che duravano pochi secondi, per richiesta esplicita dello stesso straordinario attore, anziché diversi minuti.
Era l'ottica combattiva di Bruce del resto "arrivare dritti al punto" è per questo che inventò il sistema marziale del Jet Kune Do, tagliare ogni orpello, ogni forma d'appariscenza, arrivare al nucleo marziale, ignorando però che ci sono molte più tecniche di Wing Chun di calci, più di quelle che imparò
Da marzialista ritengo Pick che Bruce ha fatto fare il salto di qulità per quanto riguarda il "realismo" del cinema di botte cinesi.
Ora ovviamente va considerato anche il fatto che per i cinesi il Kung Fu e tutta la mitologia che ci gira attorno è e sempre sarà gente che vola e ferma spade con le dita, insomma c'è quell'aura "romantica" che non è scindibile e ben la si conosce.
Il gong fu è lo stile delle testate che spaccano i muri, lo stile delle braccia a frusta che staccano arti, l'aquila che strappa pezzi di collo all'avversario eccetera.
E non c'è nulla di male in questo, il kung fu è "anche" (se non soprattutto) questo.
Con Bruce si in inizia a vedere invece un cinema "moderno" con pugni e calci realistici, proprio quel cinema che porterà ai Van Damme e epigoni vari.
Ora lungi dal me dire se sia meglio l'approccio realistico o quello mitologico, basta pensare a quel capolavoro che è "La tigre e il dragone" di Ang Lee che ci riporta ai fasti delle origini con un gusto e una spettacolarità uniche.
Però secondo me questo ha fatto Bruce, ha traghettato il kung fu dal vecchio al nuovo e in parte non solo in ambito "cinematografico", basta pensare al suo "stile del pugno che intercetta" dove a dei principi tipici del kung fu tradizionale (considerando lo Wing Chun come tale anche se la questione e dibattuta e infinita) si sommano tecniche prese dalla boxe occidentale, dalla lotta eccetera (un pò l'antesignano del Sanda visto che quando i cinesi si resero conto che venivano letteralemnte spazzati via da Tai e compagnia cantante codificarono un sistema di lotta "moderna" che ha si le basi nel kung fu delle origini ma insomma diventa poi ben altro, no forme, no taolu solo botte date e prese).
Bruce era avanti ma tanto avanti...
P.s. Ah vedo che hai seganlato Kung Fu Jungle (che dovrebbe essere su Netflix, o almeno c'era). Io non l'ho visto ancora ma ho letto grandi cose della performance di Donnie in questo film. Trama banalotta ma chi se ne cale sembra che ci siano le meglio botte da anni a questa parte (poi c'è il migliore di oggi, Donnie, 'na garanzia).
In colpevole ritardo, ti rispondo

Sì, hai ragione. Io personalmente cerco sempre il mega cattivo nei film di arti marziali, più è esagerato, e fa cose incredibili, più mi aspetta un grande scontro, più sono contento. Anche io ho fatto arti marziali, (tang lang chuen - mehua e xing) Quando praticavo il pugilato della mantide religiosa, sognavo sempre di apprendere tecniche assurde, il realismo mi annoiava molto, fui al settimo cielo quando il nostro si-hung una volta ci insegno un colpo mortale, o così ci disse, mutuato dal celebre dim-mak (sì quello di "Bloodsport/Senza Esclusione di Colpi" yep, esisteva...no Vandamme rompeva solo un mattone XD)
il tung bu-siu (lit, non ricordo come si scrivesse) un calcio che spediva i coglioni nello stomaco, questa era la tecnica, per come ci fu spiegata, a pensarci bene era folle una idea simile.
Tornando ai film,
Prendi tutta le serie anni 2000 di film ispirati ai fumetti di Hong Kong, come Super Shen, 5°Generazione (di Kung Fu, chiaramente) oppure Scorpione Rosso, Solar Lord, E via dicendo. Io adoro i film come the Storm Warriors, o quelli con Ekin Cheng, che fa bolle di energia dalle mani e cose simili.
TFP Link :: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/51OPsYkxb3L._SX357_BO1,204,203,200_.jpgVuoi mettere 1000 spade in CGI che svolazzano attorno ad un maestro?
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=oeupgcUw5XYUn film di kung fu per me deve essere
completamente lontano dalla logica o dal realismo, se cerco questi due, guardo
"Ferro e Seta" film stupendo, che ogni marzialista dovrebbe vedere almeno una volta nella sua vita. Non necessariamente cerco qualcosa che sembri reale. Anche perché il realismo ha diversi gradi e dipende moltissimo dal momento.
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=S2n_2L0rBY0Il trailer è dopo il film di Almodovar.
Per esempio, "realisticamente" non mi piacciono molto i film con Scott Adkins, quasi nessuno. È invincibile, nessuno lo tocca, è il più forte, picchia tutti sul ring, scopa la più bella, ed uccide sempre il tizio, o lo riduce male, molto male. Ho mal-sopporato Ninja solo perché c'era il figlio di Sho Kosugi che è una bomba atomica. Avrei fatto fare a lui il Ninja, non certo a lui. Nulla da dire sulla sua bravura marziale ma secondo
me è molto noioso a mio dire il buon Scott. Non come combatte, i personaggi macho che fa.
Poi mi stanno sul cazzo quasi tutti i film nell'ottagono, ma questo è un altro discorso.
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=5n9t46-O3KwQuesto invece è quello che mi piace, sarà meno reale, ma questo è lo spirito del kung fu.
Le 5 leggi del wude. Sconfigge l'avversario, gli salvi la vita, mostri la sua superiorità. Ho una visione romantica delle arti marziali, molto shenmuista, credo che Ryo risparmierà Lan Di, quando capiterà.
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=AhkVC8bRJJsQuindi, no, per me formalmente Bruce Lee quando uccide i suoi avversari, sbaglia, infrange la prima legge che il kung fu insegna:
"Se posso, colpisco i tuoi pugni, se non riesco, colpisco le tue gambe, ma se dovessi mettere in pericolo la tua vita, mi farò colpire"Ma questa è una visione in nettissima controtendenza.
~ Veniamo al consiglio del mese

Detective Dee - I Quattro Re Celesti
Terzo episodio di questa tetralogia, firmata dal sommo Tsui Hark, I quattro re celesti si colloca temporalmente tra il prequel Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon e il capostipite Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma. Una serie incentrata sulla versione romanzata di un personaggio storico, il magistrato Di Renjie: un dignitario di corte sotto il regno della imperatrice Wu all'epoca della dinastia Tang, trasformato da Tsui Hark in un investigatore dell'impossibile, una sorta di incrocio tra Martin Mystère, Sherlock Holmes, Indiana Jones e chiaramente Jet Li. Questa serie ha nuovamente sparato nell'olimpo Tsui Hark. Dentro c'è tutto. C'è avventura, mistero, una visione di stile e colori che vi lascerà a bocca aperta, spalancata.
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