Vedrai che a regime i titoli pubblicati saranno, come sempre, talmente numerosi e variegati da appagare tutti i palati.
Ma di questo non ho alcun dubbio, ogni lancio di console viene accompagnato da proclami di sventura apocalittici e da quel senso di inadeguatezza logica che ricordano al giocatore la differenza che passa tra multinazionali e utenza.
A questo giro trovo che Sony abbia peccato di comunicazione, dalle cose più importanti a quelle più discorsive, queste informazioni parziali e progressivamente ingarbugliate non aiutano alla causa.
Ora, non è un problema particolare che si debba essere sempre collegati per giocare a Godfall, qualcuno ha già ricordato come sia pratica diffusa per un certo tipo di gioco. Tipologia di gioco nella quale Godfall sembra ricadere, per cui ci sono conseguenze tanto sul piano concettuale quanto in quello pratico.
Più in generale io vedo abbastanza male questi prerequisiti d'ingresso che necessitano di aspetti e caratteristiche che potrebbero non ricadere nella mia volontà.
Leggi: nel mio quartiere stanno facendo lavori di adeguamento della rete telefonica/informatica e presumibilmente Internet non funzionerà per 3 giorni = non posso giocare a Godfall.
Oppure, voglio passare un mese sulle Alpi a bivaccare per pascoli e prati per poi destinare le ore notturne a un po' di sano gaming estivo, visto che gli impegni non mi consentono di giocare in altri momenti dell'anno = non posso giocare a Godfall.
Insomma, sono quelle iniezioni forzate di contemporaneità che avrei piacere di scegliere autonomamente ma, a questo punto, come dicevo, credo c'entri il tipo di struttura. Amen.
Sono invece profondamente in disaccordo sulle critiche allo stile, al di là del proprio legittimo gusto personale esistono fenomeni chiamati "stilemi" e questi per me non andrebbero giudicati in assoluto ma relativamente al proprio campo di appartenenza. Godfall, a quello che si vede, non è avaro di ricercatezza e accorgimenti all'interno dell' heroic fantasy e se il punto di riferimento sono quelle opere in cui la forma antropomorfa viene caratterizzata nuovamente attraverso simbologie naturali e animali (riviste sotto la concentualizzazione a mezzo "foggia), beh il risultato non mi pare da disprezzare. Siamo anche figli di Blizzard, di Saint Seiya e di Guyver. Sicuramente non hanno la classe di altre opere, questo sì, ma si tratta di modelli d'ispirazione.