Midsommar - Il Villaggio dei Dannati (sottotitolo italiano di un'idiozia infinita...)
La curiosità di vederlo m’è venuta a forza di vedere citato questo film nel topic dell’horror e in quello generalista dei film. L’opera precedente di questo regista, Hereditary, mi aveva convinta solo a metà, un po’ sospeso tra film di genere e stranezza esoterica. Questo, invece, meritava un topic a parte e giusto rilievo.
La trama è molto semplice e comunque non andrebbe neanche troppo svelata: a seguito di un evento violento e traumatico, una ragazza di nome Dani, con il suo ragazzo Christian e altri due amici Josh e Mark, viene invitata da un loro compagno di studi di origine svedese, Pelle, a partecipare a una cerimonia di mezza estate del suo villaggio d’origine, in Nord Europa.
Midsommar somiglia a un bellissimo film degli anni 70, The Wicker Man. Non si tratta di un film terrorizzante, feroce e crudele, al contrario…E’ ambientato nella luce sfolgorante di un sole che non tramonta mai, senza tenebre né spazi d’ombra, un mondo abbacinante di radianza solare. Ma non per questo meno inquietante, è un film che disturba in modo sottile e continuo, difficilmente si rifugia nei meccanismi classici dell’horror. Ti immerge in continuazione in un orrore inevitabile, inesprimibile, un’elegia del dolore fatta di atmosfere sospese, di silenzi prolungati, di inquadrature fisse e il tempo scorre ineluttabile verso qualcosa di inumano. In realtà la progressione degli eventi è tutt’altro che imprevedibile ma non credo che la sorpresa voglia essere l’intento dell’opera.
Si tratta invece di una penosa discesa nella mistificazione umana legata a meccanismi di natura cultuale, dove la regola della purezza e dell’ortodossia diventa un viatico di sofferenza a cui è impossibile sottrarsi. E lo spettatore non può che guardare, ammaliato ma terrorizzato, gli effetti delle mani invisibili del destino. Un destino creato, in realtà, proprio da uno spirito di tolleranza e accettazione della diversità che all’inizio stempera la stranezza delle cose e non aiuta i protagonisti a capire quello che sta accadendo realmente.
E tutto il lunghissimo finale, con un musica che è proprio di un altro contesto che stride però potenzia quello che si vede, fino a una sorta di shock che ti lascia così, annichilita.
Ci sono tante cose da dire, come l'interpretazione del finale ma prima vedetevelo che è una grande figata.