Autore Topic: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio  (Letto 19772 volte)

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Offline Laxus91

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #30 il: 14 Dic 2019, 00:02 »
Post interessante, @Il Gladiatore, magari pure attualissimo rispetto ai risultati degli odierni Game Awards, di sicuro è un post che spiega alla perfezione la tua posizione (che avevi già espresso in vari topic ma qui più chiara ed esaustiva che mai) sulla tua posizione sull'argomento e sul rapportarsi di fattore ludico, narrazione e tipo di narrazione e quanto si adatti al medium videogioco e quanto ad altri medium.

I ND hanno sicuramente dei meriti notevoli, hanno influenzato, hanno nel bene e nel male definito ed affinato iun loro stile che piace a molti/moltissimi e sono degli sviluppatori talentuosi.
Ma quei loro risultati di critica e pubblico puntano ad ottenerli con un mix di gameplay (perlopiù molto solido, forse un pò derivativo ma amche con qualche idea personale) e narrazione (che punta molto alla 'pancia' dell'utente, non vanno di astrattismi ma mettono (più o meno bene, in base ai gusti variabili di noi) delle emozioni viscerali, paura, affetto, sentimento, rapporto familiare, e finanche bugie come in Tlou (che di per sè ha una trama davvero semplice, quasi banale, e la differenza di qualità spesso viene attribuita ai rapporti fra i personaggi, ai loro sguardi e così via).

Insomma è quel mix a funzionare bene per molti, mentre altri videogiochi magari hanno una profondità maggiore (penso alla profondità di un Vanquish che però si avvale di un immsginario folle e non realistico cosicchè amche il gameplay possa esprimersi ai suoi massimi) ma in definitiva non hanno quel mix che genera forte appeal e presa sul pubblico.

Io da sempre sono stato nel mezzo delle due 'posizioni', ma da un pò di tempo a questa parte e grazie a videogiochi come Sekiro o From Software (ma non solo, amche l'aver finalmente riscoperto tutta la ludoteca Nintendo per quel che ho potuto) sto realizzando pian piano che l'aspetto ludico è quello che mi lascia di più a livello di gioco e di esperienza: una bella storia, ore di filmati posso apprezzarli da morire sul momento ma col tempo svaniscono, mentre un'emozione che nasce da un momento ludico forte (uno scontro intenso e davvero tesissimo ad esempio) tende a rimanere meglio, almeno vale per me e adesso.

Insomma, non smetterò di acquistare titoli con lunghi filmati e momenti narrativi non interattivi, e probabilmente non smetterò di apprezzarli (anche solo per un fatto di varietà di ciò che giochiamo: io sono dell'idea che serva un pò di tutto e penso che esistano generi e tipi particolari di esperienza anche adatti a precisi momenti/fasi della nostra vita da videogiocatori che cambia in continuazione) ma nel tempo forse in me qualcosa sta cambiando, è come osservare uno stesso oggetto na da un'altra prospettiva, un'altra angolazione, e rendersi conto che cambiando angolazione l'oggetto appare talvolta più bello, di sicuro differente.

Offline Turrican3

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #31 il: 16 Dic 2019, 13:46 »
sto realizzando pian piano che l'aspetto ludico è quello che mi lascia di più a livello di gioco e di esperienza: una bella storia, ore di filmati posso apprezzarli da morire sul momento ma col tempo svaniscono, mentre un'emozione che nasce da un momento ludico forte (uno scontro intenso e davvero tesissimo ad esempio) tende a rimanere meglio, almeno vale per me e adesso.

Sta tutto qui il colossale equivoco dei prodotti con velleità (?) narrative da cui il mercato console è letteralmente invaso da qualche decennio a questa parte: pensare che quella componente possa in qualche modo compensare un'ossatura ludica più propriamente detta appena discreta o soltanto buona.

Io nutro due convinzioni fortissime:

- che un videogioco si avvicini tanto più allo status di "capolavoro" quanto più sia gradevole rimetterlo su dopo 5, 10, 20 anni e anche oltre;
- che un grande videogioco non debba, attenzione, necessariamente essere privo di una componente narrativa di rilievo; ma che debba piuttosto essere in grado di reggersi in piedi anche una volta "scremato" da essa.
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Offline Diegocuneo

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #32 il: 16 Dic 2019, 14:08 »
Non so...non credo ci sia una regola.
Io se devo pensare ad uno dei più grandi giochi di sempre mi viene in mente Another World,tutto meno che divertente
Mi viene in mente pure Journey come super titolo
Accanto gli metto un Mass Effect,un Mario 64,un Chuphead,un The Dig,un Deadly Premonition,un No More Heroes,un Outer Wilds...uno Psi Ops

Per me la prima cosa che deve fare un titolo è avere carattere.

Poi...per rimanere il carattere non basta eh,però  credo sia la prima cosa.
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline Turrican3

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #33 il: 16 Dic 2019, 14:55 »
Io se devo pensare ad uno dei più grandi giochi di sempre mi viene in mente Another World,tutto meno che divertente

Ma se non diverte, che ci si gioca a fare?! :no:
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Offline Diegocuneo

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #34 il: 16 Dic 2019, 15:38 »
Io se devo pensare ad uno dei più grandi giochi di sempre mi viene in mente Another World,tutto meno che divertente

Ma se non diverte, che ci si gioca a fare?! :no:
Per l'emozione che mi suscita,per la meraviglia sensoriale e anche,ci mancherebbe, per il divertimento :)
Per me però il divertimento è solo uno dei fattori
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline Turrican3

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #35 il: 16 Dic 2019, 15:56 »
Capisco, ma non riesco a condividere.

C'è stato un periodo della mia vita in cui riuscivo a tollerare le "esperienze", anzi alcune le andavo proprio cercando!

Oggi (si fa per dire, in realtà dovrei scrivere da svariati lustri) non è più così.

*spallucce*
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Offline Laxus91

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #36 il: 16 Dic 2019, 16:13 »
Beh sono e resterano sempre punti di vista dettati dai propri gusti personali e dall'esperienza e orientamento maturati, quindi ciò che è certo è non potrà mai esserci una visione comune e condivisa da tutti, e direi che va anche bene cosí!

Io sostanzialmente sono aperto a tutto purché venga realizzato bene: sono aperto al titolo come Deadly Premonition che è carente in una parte del suo profilo ludico ma che ti regala un'esperienza memorabile sia come narrativa che come personaggi, atmosfera, mood, coinvolgimento, citazioni.

Ma allo stesso tempo un Super Mario fatto bene mi soddisfa totalmente e so che lo rigiocherei per sempre senza provare noia.

Questo, di base, perchè Deadly (vai agente York!) e Marione fanno bene quello che si propongono di fare.

È possibile quindi individuare tipologie di esperienze diversissime che, per il bene del medium, è giusto che coesistano e vengano preservate per un semplice motivo, esperienze diverse (anche molto molto diverse) possono donarci emozioni diverse (emozionarsi giocando può avvenire per un bel colpo di scena ma può venire anche con un'azione totalmente ludica, ci si emoziona e stupisce ad esempio quando si realizza cge determinate interazioni che non credevamo possibili in realtà lo sono).

Poi i nostri gusti, il nostro orientamento, la nostra scuola con cui ci siamo formati da piccoli (sembrerà banale ma esser cresciuti a suon di Nintendo o Sega o Playstation o quant'altro in parte ci influenzerà per sempre) ci possono portare su strade diverse che ci potteranno a giocare con più o meno piacere cose diverse e a stilare (per rimanere a tema col topic) classifiche diverse.

Anche io comunque credo che un videogioco non debba necessariamente essere divertente (nel senso, per me non è un requisito minimo affinchè io lo consideri) però poi mi riservo di cercare dell'altro che deve essere ad un livello tale da catturarmi e bilanciare le mancanze (magari volute) ludiche.

Un esempio perfetto potrebbe essere What Remains of Edith Finch, ludicamente è poco più che un gioco di camminare con sezioni alternative che però non hanno alcuna profondità o pretesa ludica, eppure la sua narrativa e coinvolgimento mi hanno tenuto incollato allo schermo immergendomi e facendomi immedesimare totalmebte nel contesto.
È stata un'esperienza viscerale, non necessariamente divertente nel senso propriamente inteso, ed il bello è che questo videogioco ci riesce ma senza rinunciare all'interattività propria di questo medium (che lo rende differente rispetto ad altri medium, e per me più interessante nonostante la sua forbice qualitativa).

Poi 2 minuti gioco a Super Mario Galaxy e non vorrei giocare null'altro al mondo, in quel mondo.

Quindi esistono esperienze diverse (alcune ben riuscite, altre meno) per ogni momento, ogni stato d'animo e ogni giocatore

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #37 il: 16 Dic 2019, 23:42 »
cosí su due piedi la mancanza che mi salta subito in mente una volta compreso il senso della lista é Hotline Miami, l'indie per eccellenza che secondo me ha davvero definito la decade.
il mio gioco brutto ma col pelo lungo e le corna belleMAGICAL STOCK PRINCESS

Offline Level MD

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #38 il: 07 Gen 2020, 07:08 »
Questo, di base, perchè Deadly (vai agente York!) e Marione fanno bene quello che si propongono di fare.
Che per me è la sintesi di ciò che devono tenere conto gli sviluppatori, piuttosto che pensare che una singola visione del mondo videoludico sia sempre replicabile e spendibile su produzioni con finalità differenti, o che tutte debbano averne la medesima. Se centra il fine, possibilmente distinguendosi, riuscendo a non svilirlo negli elementi che gli ruotano attorno, allora l'esperienza rimane, quantomeno ai più, malgrado la presenza della variabile, tutt'altro che scontata, del giocatore, con i suoi gusti, i suoi momenti e le sue insofferenze, ludiche e non.
« Ultima modifica: 07 Gen 2020, 08:51 da Level MD »

Offline Laxus91

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Re: I dieci videogiochi che hanno definito il decennio
« Risposta #39 il: 07 Gen 2020, 10:43 »
Questo, di base, perchè Deadly (vai agente York!) e Marione fanno bene quello che si propongono di fare.
Che per me è la sintesi di ciò che devono tenere conto gli sviluppatori, piuttosto che pensare che una singola visione del mondo videoludico sia sempre replicabile e spendibile su produzioni con finalità differenti, o che tutte debbano averne la medesima. Se centra il fine, possibilmente distinguendosi, riuscendo a non svilirlo negli elementi che gli ruotano attorno, allora l'esperienza rimane, quantomeno ai più, malgrado la presenza della variabile, tutt'altro che scontata, del giocatore, con i suoi gusti, i suoi momenti e le sue insofferenze, ludiche e non.

Concordo ma resta sempre un punto di vista di alcuni, non tutti, naturalmente!
Ci saranno sempre persone che ipoteticamente, cercano sempre il top grafico o un'altra caratteristica su ogni produzione e neanche prendono in considerazione tutti gli altri comparti e qualità!
Ma del resto ognuno ha una propria visione e un proprio modo di concepire questo medium: per alcuni sono solo giochini, per alcuni sono opere, per altri sono solo divertimento e passatampo, per aktri occasioni di approfondimento (e studio) a più livelli se c'è profondità!

Poi si, ci sono sviluppatori che riescono meglio di altri prr capacità, risorse, possibilità e quant'altro.

Ma ecco era per dire che preferisco il gioco che osa, sperimenta, che ci mette cuore rispetto a quello che cerca di far tutto bene ma non riesce a distinguersi, a questo poi è logico che si aggiungono i gusti personali che mi portano a propendere per un tipo di prodotto piuttosto che un altro (ma sono abbastanza 'onnivoro' da questo punto di vista, tranne le robe di calcio che saran pure ben fatte ma proprio non mi interessano)