Sfrutto il thread per le mie malsane elucubrazioni

L'evento di
Fortnite è stato un evento di natura sociale nel vero senso della parola.
Qualcosa di virtuale che ha impattato nella vita reale di miliardi di giocatori, come mai era avvenuto prima d'ora, in effetti. Forse quello che è successo è paragonabile, indirettamente almeno, alle reazioni di rabbia e frustrazione da
Day Z quando un famoso giocatore e streamer chiamò centinaia di giocatori in un edificio e lo fece esplodere. Ufficialmente l'evento sarebbe stato un party di benvenuto, aperto per tutti i giocatori veterani e non di Day Z...invece l'invito nascondeva una trappola. L'edificio era stato precedentemente, completamente minato. In pochi secondi, migliaia di giocatori persero i loro personaggi, visto che Day Z ha il permadeath, fu abbastanza traumatico per loro. Questa ecatombe fu trasmessa, tra le risate di mezza comunità di Day Z, che invece aveva deciso saggiamente di evitare l'edificio.
Quell'evento fu paragonabile alla meteora di Fortnite. Forse. Ma sono per impatto emotivo.
Ed esattamente come una meteora, alla quale non si può sfuggire, Fortnite ha cambiato per sempre il suo pianeta di gioco, facendo sembrare il resto dei titoli online residui dell'era primitiva. E tutto questo Fortnite, l'ha fatto grazie a Twitch, e alla stessa natura 100% online del gioco strapazzoso di Epic. Quante considerazioni si potrebbero costruire su questi aspetti, che mai come prima stanno riscrivendo ancora una volta le regole dei giochi a cui giochiamo.
Per chi non lo sapesse, Fortnite non è semplicemente un Battle Royale Multiplayer.
Lo è stato, ad onor del vero, fino alla seconda stagione e alla sua naturale conclusione.
Ed in effetti, fino alla seconda stagione, i giocatori di Fortnite si trovavano di fatto dentro un'arena colorata pazzerella, dai colori lisergici e si sparavano addosso o si picconavano, con solerte foga, divertendosi come dei pazzi. Classica forma online, niente di nuovo sotto il sole o sotto la stella di Epic.
Dalla terza stagione però è successo qualcosa di enorme e al contempo coraggioso. Dentro Fortnite è stata introdotta una storyline. Epic attraverso una misurata serie di trailer/teaser delle imminenti stagioni in arrivo, dedicati ai giocatori di mezzo mondo, ha piano piano introdotto una storia molto precisa al suo gioco, frutto di un'idea accurata e ben organizzata. So che fa leggermente sorridere, leggere la parola "Fortnite" e subito dopo "storia accurata" ma posso garantirvi che è piuttosto interessante leggere il fenomeno che aleggia attorno al gioco, il mythos di Fortnite, a conti fatti.

Tutto è iniziato con un piccolo granello apparentemente insignificante nel cielo, che rapidamente cresceva su base giornaliera. Molti streamer avevano notato questo dettaglio e non furono poche le teorie che circolavano all'epoca. Non si trattava di una stella semplicemente più luminosa rispetto alle altre. Quella cosa era una meteora e si stava avvicinando progressivamente al gioco e ai giocatori. Trovo straordinaria l'idea della meteora e l'ineluttabilità stessa della scelta, molto Marveliana a conti fatti. A circa ad una settimana dalla quarta stagione, cominciarono a cadere meteore più piccole sulla mappa di gioco, che potevano rompere le storiche strutture ed uccidere i giocatori più sfigati, tutti i segni su schermo comunque indicavano una collisione imminente con la grande meteora in avvicinamento, il geoide incombente. La mappa di Fortnite era l'obiettivo. Ma quello, era solo l'inizio. per così dire. Nella nona stagione, ci fu un evento piuttosto incredibile da vedere e da giocare ad onor del vero.
A seguito della storia che vedeva parecchi indizi rivelatori, i giocatori di Fortnite durante l'evento della nona stagione, sono stati spettatori di uno scontro spettacolare tra un robot gigante, [stile Voltron/Pacific Rim] contro un enorme Kaiju emerso dal mare, stile
Godzilla.
Il risultato fu una battaglia ispirata a cartoni animati ed anime a dir poco epica. È stato smascellante guardare dal vivo e per caso, una cosa simile, con tanto di spada estratta dal centro della mappa nelle fasi finali più concitate, con il tifo dei giocatori di mezzo mondo che condividevano questo evento! (Io tenevo per il kaiju...). Tutto si è svolto online. E non è volato un proiettile. E questo la dice lunga su chi sia interessato e chi no alla storyline del gioco.

L'evento, in realtà, era in via di preparazione da settimane, Epic Games già da molte stagioni offriva suggerimenti e rivelazioni che aiutavano i giocatori più curiosi a mettere insieme il puzzle che stava organizzando. Il viaggio del kaiju verso Fortnite iniziò nella stagione 6, ma in particolare, è nella settima stagione, quando la regione Polar Peak è stata aggiunta alla mappa che si è concretizzato il tutto. Il Polar Peak è un enorme castello che si trova sulla cima di una gigantesca montagna di ghiaccio per chi non lo sapesse. Ma sembra che in realtà un segreto più oscuro si nascondesse proprio dentro quel ghiaccio. Durante l'evento di fine stagione, in specifico quello dell'ottava stagione, una roccia/lapillo di lava è finito sulla montagna del Polar Peak e ha fatto sciogliere un pezzo di ghiaccio. Apparentemente l'eruzione del vulcano sembrava un evento attuato per cambiare pezzi della mappa di gioco, invece nascondeva segreti ed era il culmine di un lungo processo di eventi, tutti collegati fra loro, con una minuzia strabiliante.

Successivamente, quando i canali lavici del vulcano smetteranno di bruciare la mappa, i giocatori scopriranno una misteriosa base nascosta (in cui si sta costruendo il gigantesco Mecha della suddetta stagione 9), ma che ha anche svegliato qualcosa.
Pochi giorni dopo la distruzione del pezzo del Polar Peaks, i giocatori improvvisamente scoprirono che, all'interno della fessura rimasta, apparve un occhio gigante che li osservava mentre camminavano alla base della montagna.
I giocatori chiaramente iniziarono immediatamente a ipotizzare che si celasse qualche mostro congelato da tempo immemore e che fosse stato risvegliato per l'esplosione del vulcano. E puntualmente si scoprì che avevano perfettamente ragione. Proprio durante l'evento della nona stagione, il castello in cima al Polar Peak scomparve, lasciando un gigantesco buco nel ghiaccio....testimonianza di dove un tempo era. Questo inizialmente lasciò i giocatori sconcertati, ma poi divenne lentamente chiaro cosa fosse successo al castello e dove fosse finito. Il castello che un tempo era Polar Peak, ora fluttuava intorno all'isola.
Divenne presto chiaro ai giocatori di mezzo mondo cosa stava pianificando Epic: una resa dei conti sconvolgente tra i due titanici nemici non priva di senso, come del resto non lo sono tutti gli eventi costruiti da Epic.
Ne volete altri?
Il misterioso cubo viola...denominato Kevin. Un oggetto misterioso apparso vicino a Paradise Palms. Nello stesso momento in cui è apparso The Cube, il cosiddetto Crack in the Sky è scomparso...
Simboli indecifrabili adornavano il cubo. I giocatori nelle sue vicinanze avevano scudi caricati lentamente. Inoltre, The Cube ha funzionato come una sorta di jump pad, facendo rimbalzare chi ci saltava sopra o lo colpiva, sparandoci troppo contro però si era contrattaccati.
Kevin era circondato da un campo a bassa gravità e sebbene sembrasse un oggetto fermo (Epic giocherà moltissimo con queste cose, ma niente è mai fermo ed immobile in Fortnite) Cominciò invece a muoversi ad una velocità di un giro ogni 1 ora e 43 minuti. Non era chiaro dove sarebbe finito, ma vorticando creava potenziali nuovi punti sulla mappa e non è finita. Durante il suo viaggio intorno alla mappa, il Cubo ha stampato sette rune con cupole antigravità circostanti. Durante le ultime tre settimane della stagione 5, il cubo ha continuato a stampare queste rune, caro Lost, la prego di nascondersi, qui siamo ben oltre.
Dopo aver completato questo processo, The Cube ha distrutto uno degli edifici di Tilted Towers. Il negozio di articoli sportivi era stato colpito la scorsa stagione da un meteorite ed era solo nelle fasi finali della riapertura (!!!). Il cubo ha quindi proceduto fino al bordo del lago bottino dissolvendosi e trasformando il lago bottino in uno stato gelatinoso viola-rosa con proprietà affini al cubo stesso, come diventare rimbalzante. Con l'inizio della sesta stagione, è stato rivelato che The Cube era ancora intatto, mentre saliva dalle acque, portando con sé la cabina e l'isola al centro del lago, formando l'isola galleggiante. Potrei continuare perché sono innumerevoli gli eventi legati a Kevin precedenti e successivi.

È questo che trasforma Fortnite in un gioco fondamentalmente online con un'anima offline di narrazione ambientale che pochi giochi possono vantare al giorno d'oggi. La cosa più sorprendente di tutto questo è che Fortnite non è un gioco basato sulla trama nel modo in cui generalmente noi intendiamo trama o storia. Non ci sono dialoghi tra i personaggi del gioco e nemmeno scelte morali o di sorta, manca del tutto qualcosa che assomigli vagamente ad una trama facile da spiegare o riassumere. Fortnite nasce come un gioco senza trama, ma che in realtà la trama ce l'aveva, eccome.
Va essenzialmente vissuta la storia di Fortnite, e va fatto essenzialmente giocando, non semplicemente leggendola sulla wikipedia. La storia di Fortnite è raccontata quasi interamente attraverso il mondo stesso ed Epic è diventata indiscussa maestra della narrazione ambientale. L'intero universo di Fortnite esiste su un'unica mappa che è in continua evoluzione. Quando c'è un piccolo cambiamento, i giocatori lo notano; quando c'è qualcosa di grosso all'orizzonte, tutti si uniscono per affrontarlo. In precedenza, il miglior esempio di questo aspetto era la cometa della quarta stagione la la live del lancio di un razzo verso il cielo di Fortnite, unita alla vastità del gioco, questo evento ha provocato una tempesta perfetta. Tutto è iniziato come un piccolo punto di luce nel cielo, prima che una vera cometa scendesse sulla mappa, lasciando un enorme cratere, come nuove funzionalità di gioco e molte grandi domande:
"Perché è successo?"
"Cosa succederà poi?" "Ma cosa vogliono fare ad Epic?"Gli eventi di gioco online non sono certo una novità, e per anni sono stati una base di giochi multiplayer di massa. Ma Epic sta usando il gioco più popolare al mondo per sperimentare nuove tecniche interattive di narrazione. E siamo tutti d'accordo per il passaggio. Ma ancor più geniale di tutta questa storia, credo che sia stata la comunicazione costruita da Epic, veramente rivoluzionaria ed escogitata per l'occasione. Come era possibile del resto, rendere i giocatori più disinteressati alla storia di Fortnite, partecipi ad essa? Dopotutto Fortnite conserva uno zoccolo duro di giocatori competitivi, perennemente online, poco o per nulla attenti a quello che accade intorno al gioco, e che in ogni caso, spesso totalmente disinteressati alla faccenda. Ce lo vedete voi uno streamer con 30,000 e più follower che fa regolarmente video su Twitch che si mette a spiegare la storia di Fortnite ai suoi sub perché ha letto la Wikipedia? Magari mentre spara o si fa sparare addosso, in aggiunta? Piuttosto difficile in effetti. Fornite ha un ritmo frenetico, particolarmente aggressivo, che non si sposava con queste idee.