Autore Topic: [NS] Xenoblade Chronicles Definitive Edition - Remake del JRPG Definitivo  (Letto 40985 volte)

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Offline jamp82

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P.s.: seguire parola per parola i dialoghi è da pazzi, la maggior parte li ho skippati senza remore carpendone solo il senso.

Mi fai voglia di spegnere tutto  :(

Ecco, sapevo che non dovevo mettere il Post Scrittum.
[IG] instagram.com/jamp82/, [PSN] jbittner82, [Switch] SW-0209-2836-6111, [Stadia R.I.P.] jamp82#1318

Offline nikazzi

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Alla fine ho deciso di continuare con Future Connected perché voglio vedere i nuovi contenuti della storia. Non mi sta piacendo, ma spero che vada a migliorare.  ???

non è nulla di speciale, se non in ottica di un qualcosa che forse si realizzerà con un ipotetico xeno3
se non erro non viene spiegato niente di niente
purtroppo è così  :(
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Offline Belmont

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Ok, ho ingranato.

I dialoghi ora sono un po' meno terribili, col combat ci sto riprendendo la mano (anche se continuo a pensare che l'inclusione di Melia vada a detrimento di questa espansione, fondamentalmente perché l'IA non la sa usare e il gioco mi obbliga a controllarla direttamente) e l'esplorazione dell'area dà le sue soddisfazioni.

Offline jamp82

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Ok, ho ingranato.

I dialoghi ora sono un po' meno terribili, col combat ci sto riprendendo la mano (anche se continuo a pensare che l'inclusione di Melia vada a detrimento di questa espansione, fondamentalmente perché l'IA non la sa usare e il gioco mi obbliga a controllarla direttamente) e l'esplorazione dell'area dà le sue soddisfazioni.

Vai di Shulk + le 2 palle di pelo 😬
Sì purtroppo l'IA di Melia non è un granché proprio come è stato nel gioco principale, io l'ho comunque tenuta perché oltre a sembrarmi più caruccia una donna nel party devo averla per farmi vedere quanto sono figo, certo, Sharla e Fiora sono un'altra cosa ma come dice il detto "In tempo di carestia...." 😂

Visto quanto è bella la Spalla di Bionis? Ho letto che in teoria doveva fare parte del gioco principale ma è stata esclusa.... già perché il gioco è già "corto" di suo eh.
« Ultima modifica: 02 Nov 2020, 17:46 da jamp82 »
[IG] instagram.com/jamp82/, [PSN] jbittner82, [Switch] SW-0209-2836-6111, [Stadia R.I.P.] jamp82#1318

Offline Belmont

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Visto quanto è bella la Spalla di Bionis?

Bella è bella. Però è chiaro che il fattore "wow" è un po' mitigato dal fatto che è pur sempre una combinazione di elementi grafici già visti nel resto del gioco. Però è una bella location e piacevole da esplorare, marchio della serie.

Offline Giobbi

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Ok, ho ingranato.

I dialoghi ora sono un po' meno terribili, col combat ci sto riprendendo la mano (anche se continuo a pensare che l'inclusione di Melia vada a detrimento di questa espansione, fondamentalmente perché l'IA non la sa usare e il gioco mi obbliga a controllarla direttamente) e l'esplorazione dell'area dà le sue soddisfazioni.

Per Melia sì era così il gioco originale se non hanno implementato meglio le routine

Offline Laxus91

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Nel gioco originale si nota particolarmente con lei (e meno con gli altri) perchè semplicemente l'IA non riesce a 'star dietro' a auello che potenzialmente potrebbe combinare se usata efficacemente, ecco perchè il controllo diretto del giocatore la fà svoltare al punto da renderla efficacissima ad esempio contro una particolare boss fight verso la fine ossia
Spoiler (click to show/hide)
, vale er tutti ovviamente ma con Nelia si nota particolarmente.

Poi bene o male ci si riesce comunque ad adattare a queste limitazioni dell'IA quindi non è un problemone enorme ma in  deti casi si nota

Offline Belmont

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Finito "Future Connected". Grande delusione lato storia e personaggi, un "sequel" davvero inutile. Sarebbe stato di gran lunga meglio se si fossero limitati ad aggiungere la spalla di Bionis come location aggiuntiva della storia principale.

Il gameplay funziona e, come il gioco originale, riesce a generare quel piacere dato dall'alternanza di esplorazione, risoluzione di quest e combattimenti avvincenti.

Ma dato che non sono per nulla coinvolto emotivamente dal gioco e dalla vicenda credo che non affronterò quei contenuti che mi mancano (i due boss più difficili).

In compenso, questa deludente espansione mi ha fatto venire ancor più voglia di rigiocare la storia principale.

Offline Belmont

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Alla fine non ho resistito e sono partito con la storia originale, insomma col "vero" Xenoblade.

Che capolavoro incredibile che è!  :yes:

Tutto l'inizio, cioè le svariate ore che coprono il prologo e le vicende della Colonia 9, sono semplicemente PER-FET-TE! Atmosfera, personaggi, ritmo, mondo di gioco, gameplay, c'è tutto. Come non accadeva dai grandi jrpg di metà anni '90.
Sono sconvolto come dieci anni fa  :cry:

Offline Laxus91

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Gran bella la parte inizile per racconto, atmosfera, introduzione delle meccaniche, Colonia 9 è un grossissimo prologo che per ritmo/situazioni e coinvolgimento sbaglia davvero poco.

Però è al Ginocchio di Bionis, Gaur Plains, che si rimane davvero sconvolti dalla bellezza del gioco secondo me.
A me stava prendendo prima ma non esageratamente. Arrivato lì mi è esploso tutto l'esplodibile, amore vero e inconstrastato fino al finale  :D

Offline EGO

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Gran bella la parte inizile per racconto, atmosfera, introduzione delle meccaniche, Colonia 9 è un grossissimo prologo che per ritmo/situazioni e coinvolgimento sbaglia davvero poco.

Però è al Ginocchio di Bionis, Gaur Plains, che si rimane davvero sconvolti dalla bellezza del gioco secondo me.
A me stava prendendo prima ma non esageratamente. Arrivato lì mi è esploso tutto l'esplodibile, amore vero e inconstrastato fino al finale  :D
Per me fu il contrario, in origine. Colonia 9 era già troppo grande per una prima area, e la Piana di Gaur mi sopraffece completamente. Mollai il gioco per anni.

Quando lo ripresi esplorai ulteriormente la Piana, e cominciò a scattare la scintilla. Ma per me penso che il gioco sia veramente “iniziato” nella parte successiva, sottoterra, dove la scale delle ambientazioni diventa qualcosa di inimmaginabile... e ciò che viene dopo è pazzesco, specialmente di notte e con quella musica.

Offline Laxus91

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Gran bella la parte inizile per racconto, atmosfera, introduzione delle meccaniche, Colonia 9 è un grossissimo prologo che per ritmo/situazioni e coinvolgimento sbaglia davvero poco.

Però è al Ginocchio di Bionis, Gaur Plains, che si rimane davvero sconvolti dalla bellezza del gioco secondo me.
A me stava prendendo prima ma non esageratamente. Arrivato lì mi è esploso tutto l'esplodibile, amore vero e inconstrastato fino al finale  :D
Per me fu il contrario, in origine. Colonia 9 era già troppo grande per una prima area, e la Piana di Gaur mi sopraffece completamente. Mollai il gioco per anni.

Quando lo ripresi esplorai ulteriormente la Piana, e cominciò a scattare la scintilla. Ma per me penso che il gioco sia veramente “iniziato” nella parte successiva, sottoterra, dove la scale delle ambientazioni diventa qualcosa di inimmaginabile... e ciò che viene dopo è pazzesco, specialmente di notte e con quella musica.

Io Colonia 9 non la esplorai tutta inizialmente, col senno di poi forse fù un bene perchè per quanto bella (anche solo la sensazione di lanciarsi dalla città stessa direttamente in acqua non era comunissima specialmente se uno viene da jrpg in cui l'esplorazione è molto più blindata) e con alcuni punti caratteristici è tutto sommato piena di spiagge inevitabilmente simili e tratti da attraversare in acqua annoiandosi, magari mi avrebbe smorzato la voglia..
Per cui l'ho esplorata solo per il necessario (quest prettamente main).

Poi le grotte, tipico dungeon classico lineare, simpatiche ma nulla di sconvolgente.

A Gaur Plains però ci son rimasto secco perchè mi han dato tutto quel che cercavo:

1) vastità 'controllata', enorme sì ma coi punti si riferimento visivi ci si orientava coerentemente, tramite la sola gegrafia e 'geometria' del posto.

2) map design: è la prima area a colpirmi estremamente in positivo per il suo level design: non saprei come spiegarlo ma da giocatore che tendenzialmente preferisce un approccio più circoscritto al level design (studiato di fino punto per punto, vedasi alcuni dungeon Zeldiani) mi sconvolse in pieno.
L'uso che fà della verticalità in alcuni punti, le strettoie che sembrano sospese nel cielo, le montagne gemelle, le caverne, l'accampamento.
Ed è tutto esplorabile in modo autentico, tutto quel che si vede è raggiungibile MA dovendo tavolta ragionare su quale percorso fare per raggiungere un punto sopraelevato perchè, non avendo i personaggi degli strumenti di navigazione avanzati bensì solo un piccolo saltino, bisognava davvero interlretare il level design per l'esplorazione

3) Finalmente mi ha trasmesso appieno la sensazione di esser psrte di una catena alimentare, muoversi per la mappa tenendosi alla largadai mostroni di livello alto e affrontando solo quelli alla portata era un gioco nel gioco.
E non solo, essendo l'area vasta anche scoprire quali erano le aree in cui generalmente trovare specifici branchi di particolari tipologie di fauna era fonte di soddisfazione perchè si inparava davveeo a conoscere la zona come le proprie tasche

4) Una delle tracce musicali più belle di sempre, sarà forse assuefazione ma pur di continuare ad ascoltarla io vagavo in giro senza meta

Insomma se fin lì ero 'bel gioco, mi stà prendendo, forse non un capolavoro totale ma godibilissimo', dopo quell'area pensavo 'devo completare ogni singola quest, esplorare ogni singolo metro quadro di ogni singola mappa, finanche affrontare di petto gli aspetti del gioco più legati a drop rate assassini da MMO,  tutto pur di non staccarmici' e così è andata.

Il resto del lavoro lo ha fatto la narrativa, da poco dopo metà gioco circa ossia
Spoiler (click to show/hide)
c'è un ribaltamento totale di tematiche, considerazioni, mood, personaggi:
Pur rimanendo lo stesso gioco qualcosa nel profondo cambia e il build up per la fase finalissima è incredibile
« Ultima modifica: 08 Nov 2020, 08:40 da Laxus91 »

Offline Belmont

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Sconfiggere nemici di dieci livelli più alti del tuo (grazie a Melia) dà ancora le sue belle soddisfazioni  :yes:

Offline Belmont

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Dopo 170 ore e aver completato gran parte dei contenuti di gioco ho voglia di parlarne un po'.
Premetto che l’ho amato esattamente come dieci anni fa, tanto che ho “dovuto” dargli il premio massimo sul TFP yearbook  :-[ . D’altra parte era uno dei miei giochi preferiti di sempre e lo è ancora.

Considerazioni varie, in ordine sparso:

I contenuti aggiuntivi:
Togliamoci subito il dente. Non comprate questo gioco per i contenuti nuovi. Sono accettabili solo da un punto di vista puramente ludico, dato che offrono altre 20-30 ore di contenuti simili a quelli del gioco principale. Ma non credo proprio che questo titolo avesse bisogno di altre 20 ore di contenuti. Credo, invece, che i giocatori abbiano amato Xenoblade anche per la storia e per l’affezione verso i personaggi e una vicenda ambientata un anno dopo avrebbe avuto grandi potenzialità narrative, anche solo per far vedere come se la passavano i personaggi a cui ci si era affezionati. Invece, narrativamente, questa espansione è lammerda. Passiamo oltre.


Il senso di scala:
All’epoca questo gioco era enorme, mentre oggi è piuttosto compatto. Funzionava allora per ovvi motivi (era gigantesco e la cosa, soprattutto in ambito jrpg, era più unica che rara) e funziona anche oggi per motivi diversi. Le aree son ben progettate e anche se non sembrano più così enormi, son molto piacevoli da esplorare e navigare. Inoltre, il senso di scala è ancora straordinario perché, ancor prima di averci la potenza computazionale, certe cose le devi saper pensare. Quando si arriva a
Spoiler (click to show/hide)
e si procede lungo giganteschi corridoi metallici, e enormi paratie si aprono lentamente al nostro avvicinamento, è ancora una meraviglia unica. Il senso di scala è pazzesco. I giapponesi sono maestri nell'ideare cose così assurde (un gioco dove i protagonisti sono come acari sul corpo di giganti!) e questa loro immaginazione è un asset mica da poco.

Il combat:
Ancora oggi, quando vedo accostato il combat di Xeno a quello di FFXII, secondo la logica che i due giochi sono gli sdoganatori delle meccaniche MMO all’interno dei jpg single-player, rimango perplesso. Non che la parentela non sia vera, ma i due combat, all’atto pratico, non potrebbero essere più diversi. Matsuno, con FFXII, ambisce a creare un combat automatizzato con l’obiettivo ultimo di permettere al giocatore di programmare il combattimento perfetto senza dover più toccare il controller. In Xeno il combat è frenetico perché si sceglie continuamente il posizionamento del personaggio e le combat arts da usare. Gli input si susseguono ad un ritmo frenetico, quasi come in un action rpg. Insomma, mentre trovo il combat di FFXII estremamente noioso, quello di Xeno mi diverte tantissimo. Con buona pace della teorica parentela dei due sistemi.
Le build dei personaggi sono estremamente modificabili e tutto il sistema di gioco è davvero profondo. Ho scoperto un sacco di nuove possibilità di utilizzo dei diversi personaggi e ogni party componibile potrebbe dire la sua anche contro i superboss dell’endgame. Come in molti jrpg il difetto è che certe possibilità si realizzano verso fine gioco mentre per la maggior parte della main quest i giocatori tenderanno ad avere party più omologati. Però non è completamente vero e si può sperimentare un sacco già da prima e, piegando il sistema alle proprie esigenze, ci si può togliere delle belle soddisfazioni battendo nemici di livello più alto con i party più variegati. Insomma si tratta di un jpg con sette personaggi davvero diversi in gameplay con gli ovvi benefici che ciò comporta.

Le quest:
Oggi, come dieci anni fa, le quest rappresentano l’aspetto più debole del gioco e sono il modo più facile con cui il giocatore può rovinarsi l’esperienza di gioco.
Per giocare questo gioco al meglio ci si dovrebbe liberare da quella mentalità completista da anni ’90 che qui davvero è deleteria. In questo senso Monolith era in anticipo su tempi, dato che oggi ci sembra normale (anche se non necessariamente positivo) che i videogiochi, sopratutto rpg e open worlds, abbiano talmente tanti contenuti da far desistere dal completismo.
Purtroppo i predico bene e razzolo male, dato che ho fatto ancor più quest di quante ne feci nel 2011  :-[ (a ‘sto giro ne ho fatte circa 450, ma devo dire che i cambiamenti Quality of Life hanno aiutato parecchio).
Sarebbe anche ingiusto sostenere che le quest in questo gioco sono del tutto opzionali e quindi non rappresentano un problema, poiché il gioco cerca di instaurare col giocatore un rapporto di dipendenza da quest non del tutto salutare.
Particolarmente stupida la struttura della stragrande maggioranza delle quest, nelle quali devi tornare (anche più volte!) a parlare con gli npc coinvolti nella missione secondaria. La città dei Nopon rappresenta forse il peggio da questo punto di vista: quando ci si arriva per la prima volta la quantità di quest nuove è soverchiante, e quasi tutte richiedono di tornare a parlare con l’npc che l’ha data, oppure fare la spola tra due o tre Nopon a giro per il villaggio. Pessimo.

La narrazione:
Come dieci anni fa la narrazione di questo gioco funziona davvero bene. Le cutscenes sono ben pensate e strutturate con esperienza per fornire sempre un avanzamento nella trama e al tempo stesso un nuovo mistero che invogli il giocatore a saperne di più. Il gioco vive anche di suggestioni da anime famosi come Evangelion, ma mi ha colpito anche una sottocutanea somiglianza tra l’incipit del gioco e Attack on Titan. Il che è interessante dato che ai tempi dell’uscita di Xeno il suddetto manga era cominciato da poco e non credo che abbia potuto fornire una fonte diretta di ispirazione. Si vede che i tempi erano favorevoli a questa velatura di horror in ambito shonen.
Complessivamente storia e personaggi mi sono forse piaciuti più della prima volta. Alcuni problemi che all’epoca riscontrai nella caratterizzazione dei personaggi, oggi mi sono sembrati assai meno gravi e forse li avevo un po’ ingigantiti nel tempo. Ricordavo, ad esempio, che alcuni personaggi, tipo Reyn, venissero ingabbiati nel loro archetipo al progredire della vicenda. Invece a questo giro mi è sembrato che il problema, seppur presente, non sia così pesante. Il già citato Reyn, anche se talvolta viene mostrato come l’archetipo del personaggio pasticcione che accompagna il protagonista, è invece un personaggio con un arco narrativo piuttosto marcato e funzionante. Il che, in ambito jrpg, non è così scontato per una “spalla”.

Ultima cosa che voglio sottolineare è che, seppur affezionatissimo al rozzo character design del gioco originale, al nuovo chara ci si abitua bene. Peccato solo che abbiano toppato il volto di un personaggio fan-favorite come Fiora. :(


Insomma, alla fine penso sia lecito dire, soppesando ogni fattore, che questa versione per Switch è quella da consigliare. Il consiglio ultimo che darei a chi lo volesse giocare per la prima volta sarebbe di fregarsene delle quest, o meglio di farne finché si percepisce che sono il mezzo per esplorare e approfondire il mondo. E avere la forza di staccarsene quando si percepisce che sono un “lavoro” verso un completismo folle.
« Ultima modifica: 25 Gen 2021, 16:36 da Belmont »

Offline Raiden

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Dopo 85 ore di gioco, livello 83, l'ho finito, e ora sto giocando Future Connected.

Mi fa scoppiare il cervello pensare che 'sta roba è stata partorita 10 anni fa su Wii, perché le ambientazioni sono veramente mostruose per scala e ispirazione.

Bellissimo comunque, gran bel combat system (io non l'ho trovato particolarmente complesso, sicuramente dinamico, bellissimo sfruttare a turno tutti i personaggi per vedere le varie tecniche), ambientazioni come detto superlative, veramente divertente.

Veramente sfiancante a livello di mole di roba da fare, e secondo me arrivato a fine gioco, a quel livello dei personaggi, diventa anche un po' frustrante perché le missioni secondarie che mi sono rimaste sono tutte in zone con nemici livello 95/96 attaccabili giusto con Melia perché gli attacchi fisici andrebbero a vuoto, e ad ogni modo ti farebbero a pezzi. Richiederebbe un level up esagerato di cui non ho voglia, quindi stoppato dopo il finale (ma prima del finale avevo fatto una marea di secondarie, mi rimaneva di potenziare Copia di Monade e Colonia 6, ma mi sembra troppo anche per me, troppo backlog e troppe ore da dedicargli).

Ho cominciato Future Connected perché comunque ne volevo ancora, e la sola esplorazione della Spalla di Bionis ne val la pena. Certo, la trama non è chissà quanto appassionante, ma di certo va a "riempire" un piccolo buco di trama lasciato in sospeso dal gioco originale, e infatti a detta di Monolith l'intenzione era proprio quello di dare più spazio a una parte che meritava ancora di dire qualcosa.

Vediamo come prosegue, per ora lo trovo dinamico e simpatico, non fondamentale ma sempre meglio che andare in crisi d'astinenza.

Domanda secca: a livello di qualità questo come si pone in confronto a Xenoblade Chronicles 2? (Boom!)
I AM LIGHTNING. THE RAIN TRANSFORMED.
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