Provato dieci minuti su PlayStation 5 con lo Gnomo ai comandi.
D'accordo, è un gioco di sparare.
Sicuramente in dieci minuti non si riesce a cogliere il quid che lo differenzia.
Ma ce l'ha, un quid che lo differenzia?
È un gioco che per certi versi cambia volto rispetto all'inizio (inizio in cui è molto lineare, le funzioni più importanti sono bloccate e l'obiettivo concreto del gioco viene esplicitato ma senza che sia chiaro come raggiungerlo)
Seguendo la missione principale per un pò, a grandi linee direi non meno di 5 orette, tutto comincia a diventare più chiaro e in seguito il gioco si apre discretamente.
Comunque è gioco di sparare (con pregi e difetti) ma meno di quanto possa sembrare, tendenzialmente il gioco prevede anche alternative di approccio non letali con tanto di possibilità di bypassare i nemici, poteri e così via, ed il gioco principalmente è basato sulla scoperta di informazioni (sotto forma di codici di cui è pienissimo, dati sensibili sui target da assassinare e come farlo, info che ti spediscono ad altre info a catena ecc.) all'interno di un loop temporale giornaliero abbastanza permissivo in caso di fallimento, sia perché il protagonista Colt ha 3 'vite' per ogni stage, sia perchè si può sempre riprovare il loop da capo se si fallisce quello attuale.
Per me può catturare e piacere, ma è imprescindibile entrare nel mood (atmosfera e musiche retrò, con una direzione artistica eccellente) e farsi coinvolgere dal contesto, compresi i testi (è un gioco con taaanti testi scritti da leggere e tocca avere un pò di pazienza) e soprattutto audiolog e relazioni fra i personaggi e villain, o ancora le peculiarità e singolarità del contesto e dell'ambientazione/setting, Blackreef