Ho spezzato il loop
Il che la dice lunga su quanto mi abbia preso (mi sarò sparato 30 ore in una settimana, e considerate che lavoro dalle 10 alle 12 ore al giorno).
C'è tantissimo da dire ed e non mi va di parlarne a spizzichi, perché davvero il rischio è di dare una lettura oltremodo parziale sui pregi (e ne ha!), oppure sui problemi (e ne ha!).
Vedo due vie: o scrivo un post kilometrico che non so se avrò mai voglia di iniziare e finire; oppure ne parlo live su qualche piattaforma (Twitch?), per chi fosse interessato, come na chiacchierata da remoto al bar con amici.
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Teo, non sono tanto d'accordo sulla questione build-up degli assassini. All'inizio lo pensavo anche io, poi però ho constatato che mentre in Dishonored assassinare un pg equivale a concluderne l'intero arco narrativo, qui in Deathloop significa piuttosto aver chiuso un primo arco narrativo di quel pg. Ciò perché il primo assassinio è sempre in qualche modo includente e non risolutivo. Occorre inanellare la sequenza perfetta, quindi occorre scoprire di più di quel pg, giocando, per indurlo ad andare da un'altra parte, ad un'altra ora, per terminarlo in un altro modo. Per dire, di un Charlie, ho letteralmente scoperto un altro lato.
Fermo restando che ci sono "pg bersagli" più approfonditi di altri (ma del resto è così anche in Dishonored dove i più approfonditi son quelli costantemente legati alla linea narrativa portante... Sokolov, Burrows, Havelock, Daud anziché comparsate come Lady Boyle e i gemelli Pendleton).
E fermo restando qui è stata data centralità a Julianna, per cui, se vogliamo, è proprio in sé una narrativa meno corale di Dishonored.
E fermo restando che sì, il tono e il contenuto narrativo sono spostati sul weirdo, anziché sulla scalata al potere/intrigo politico, coerentemente col taglio delle rispettive opere.