Ma siccome non stiamo facendo un trattato di cultura ma stiamo a su un forum a condividere le nostre esperienze, trovo più importanti e interessanti i punti di vista dell’utente (positivi o negativi che siano)
Appunto, e infatti ho esordito dicendo
Per me è tipo la roba più geniale, compiuta in ciò che si propone, ed esagerata in ambizione di game & level design degli ultimi 10 anni, se non 20.
Opinione personalissima ^_^
Seguita da un tentativo di empatizzare con la prospettiva di chi ci ha trovato frustrazione e poco piacere ludico, dal momento che: a) io stesso ci sono passato; b) in realtà su qualsiasi pagina di Steam, Reddit, forum, whatever è veramente pieno di gente che molla il gioco per frustrazione.
Le considerazioni personalissime degli utenti possono essere un buono spunto per cercare di spiegarci perché verso un gioco c'è un diffuso comune sentire anziché no.
E da qui ho tentato di analizzare, nella maniera più obiettiva possibile, cosa non va in alcuni punti del game/level design del gioco.
Però sì, ci sono quei 2 o 3 punti bastardi (uno lo ha individuato correttamente @Xibal) dove il gioco spudoratamente ti vuole inculare e punire
Ha fatto seguito lo scambio di vedute - graditissimo - con SuperStar Siro.
Ma dal suo ultimo post, con focus sul fattore emotivo, mi è parso chiaro che io stessi parlando una lingua e lui un'altra. Ossia, io, astraendomi dal mio apprezzamento verso il gioco, stavo cercando di circoscrivere le criticità di cui sopra; lui, dal proprio canto, raccontava splendidamente le emozioni suscitategli dal gioco e dalle sue supposte storture formali.
Nulla di sbagliato in alcuna delle due cose. Ma si tratta, di separare i discorsi. Se sei seduto ad un tavolo con amici e il dialogo vira su cosa di sbagliato c'è, che ne so, nei fast food, iniziare ad esprimere il proprio amore per il Crispy McBacon, ancorché legittimo, è proprio un altro discorso.
Quindi quando dico - in maniera forse un po' antipatica, e me scuso -
uscire un po' da "io" e da "a me", non intendo dire che bisogna stare qui al tavolo del supposto gran consiglio del game design a dirci cosa è oggettivamente giusto o sbagliato, intendo dire solo di sforzarsi, per semplici ragioni di pertinenza tra domanda e risposta, di tenere separato il proprio sentire da una lettura più obiettiva e distaccata dell'opera oggetto di discussione. Senza contare che così si tende una mano e richiama allo scambio di opinioni anche chi è d'opinione divergente e magari fino ad un attimo prima se ne stava in disparte.
Poi puoi anche dirmi se il Crispy ti piace o ti fa cagare, ma semplicemente io non stavo parlando di quello
piuttosto che la presupposta oggettività di analisi che non possono comunque prescindere da un punto di vista soggettivo
Questa è una cosa talmente ovvia che non mi sembra nemmeno di doverlo stare a specificare in ogni post dove spendo la parola "oggettivo".
Così come mi pare altrettanto ovvio che il relativismo, anche in una roba giovane come il game design, incontra dei paletti dal momento che - per fortuna - in 35 e passa anni di esistenza di questo medium, anche solo per trial and error, si è capito un attimo cosa è ragionevole proporre e cosa no. Poi, chiaro, le correnti di pensiero ci sono. Se non fosse così tutti farebbero gli stessi giochi allo stesso modo.