Questo DLC va in una direzione diversa nel senso che abbandona del tutto la navigazione con la navetta e addirittura nelle fasi più "oniriche" anche i retrorazzi.
Si affida meno ai testi e più alle immagini/diapositive aumentando l'elemento di mistero alla base della scoperta del gioco.
Ovviamente il punto forte è proprio l'atmosfera del mondo onirico e gli incastri che sono riusciti a creare con quello reale, quando mi sono reso conto che l'allagamento risvegliava anche me e gli altri presenti nella stanza, o che il cadere della torre si faceva sentire anche nel mondo reale (Inception sei tu?) stavo impazzendo. Come al solito una volta scoperto tutti gli elementi rimangano sempre coerenti (es. i ponti invisibili erano visibili uscendo fuori dal raggio della lanterna, l'allarme nel villaggio era bypassabile anche morendo), tutto è davanti agli occhi dall'inizio eppure riescono non capisco come a nasconderlo. La cosa più tosta da capire per me è stata di certo la meccanica per cui si poteva "morire" per rimanere nel mondo onirico e non subire gli allarmi, ammetto che quando ho capito che bastava bruciarsi mi sono sentito un'idiota
La storia degli abitanti dell'Intruso, così devastati dalla scoperta di aver sacrificato le proprie origini per una pista apparentemente distruttiva da rifugiarsi in un'illusione, è un controcampo doloroso di quella dei Nomai la cui spinta infinita per la conoscenza è stata interrotta solo dal caso.
Ammetto che al recap del gioco base alla fine una lacrimuccia sia scesa. Il Prigioniero può essere liberato consapevole che la sua "eresia" è stata utile alla fine. E finire il viaggio in pace con sé stesso. Bellissima anche la sua aggiunta nel finale del gioco base.