Questy Chess

Questo lo stavo quasi per bypassare. Colpevolmente. La descrizione “scacchi GdR” prefigurava un’esperienza troppo complessa per il mio sistema neuronale. E invece…
Questy Chess è il risultato di un’attenta ricerca di mercato svolta su un famoso forum di videogiochi nostrano: c’è gente che impazzisce per i metroidvania; questa stessa gente apprezza pure i puzzle game. Facciamo un puzzlevania! E, porcu faus, funziona pure!
All’interno di un server anni ’80, scusa per mettere in campo una grafica imbarazzante, l’aggiornamento Chess v2 sta cercando di riscrivere il programma Chess v1. E noi piccoli pedoni proletari non ci stiamo, o no, proprio no!
In sostanza ogni microlivello ci vede ai comandi di un pezzo degli scacchi con le sue precipue movenze e limitazioni. Si parte con un pedone, ma si sa che sulla strada per Brema la compagnia non può che aumentare.
Altre pedine degli scacchi (servi del padrone) possono frapporsi tra il giocatore e l’uscita, così come zone precluse al passaggio o zone da "modificare" (leggi spuntoni da disattivare o tessere semoventi da spostare a mezzo manovella) ed è qui che entrano in campo i pezzi aggiuntivi nei quali trasformarsi e i power up da raccogliere cammin facendo.
Non è dunque automatico che si possa finire ogni livello al primo tentativo. Spesso si dovranno rivisitare stage precedenti oppure saltare ad uno dei mondi successivi per reperire quanto serve, aggiungendo uno strato ulteriore alla pianificazione generale.
A scriverlo pare quasi una cagata, invece, salvo qualche ingenuità (perché non si può scegliere con quale pezzo iniziare un livello?), funziona egregiamente.
E così variando i pezzi ed utilizzando abilità speciali si giunge alla fine in scioltezza, ma è evidente che la vera sfida sia scardinare i puzzle di ogni livello per ottenere il 100%.
All’interno di un’atmosfera rarefatta, con un tappetto sonoro di sommesso rumore bianco, Questy Chess mette in scena una solitaria ribellione al sistema e alle convenzioni, e in qualche strana maniera la carica di pathos. Se ne ricava un’esperienza intimista di metodico e rilassato disassemblaggio dei suoi puzzle. Ed è un successo.
Voto: 8
Voto manovella: uso pretestuoso