L'ho finito e mi sento triste.
ER è un gioco tecnicamente obsoleto, con prevedibili cali qualitativi, nonché dall'impianto ludico e dall'immaginario fortemente derivativo (o, se volete, autorialmente autoreferenziale). Di queste quattro cose, trovo solo le prime due difetti oggettivi, perché rivivere certe sensazioni tecniche da Breath of the Wild WiiU su una PS5 non è cosa. E ripeto, non è un fatto di gioco in sviluppo da 6 anni. Esattamente con gli stessi asset, su PS5 deve andare a 60 rocciosi, 4K e LOD pressoché infinito. E sarebbe stato non certo avanguardistico, ma bellissimo e adeguato ai tempi.
Al netto di ciò, non esiste niente di paragonabile a ER. Che ci si mettano 100 o 200 ore, hanno una densità di contenuti, scoperte, situazioni, avversari, oggetti unici, elementi narrativi, vedute drammatiche e slanci artistici senza pari nel gaming. Un gioco migliore di ER, oggettivamente non lo so menzionare. Part II ha altri pregi e meno (nessun?) difetti. ER ha diversi pregi in quantità inaudita.
Il problema sono quelle 3 bossfight. Su Malenia chiudo un occhio perché è opzionale, ma si basa su un concept che porta alle estreme conseguenze la memorizzazione di pattern, cosa che personalmente odio e oggettivamente non trovo una forma positiva né attuale di intrattenimento. Ma
Hoarah Loux e la Elden Beast
li trovo semplicemente irragionevoli. In entrambi i casi abbiamo una fase 2 scorretta o disfunzionale che costringe a infinite ripetizioni di una pregevole fase 1.
Una bossfight obbligatoria può essere così dipendente dal Passo del Limiere (ok, si può fare anche senza, ma serve essere dei mostri o dei mostri di pazienza), che è una runa unica, rara e opzionale, quando Rykard, che è opzionale come battaglia e si può uccidere anche con un'arma normale, ti mette la sua arma gimmick in bella vista all'ingresso della stanza? Io non riesco a capacitarmi di come le menti dietro questa colossale opera di genio che è ER possano aver preso certe decisioni.
Infine,
. Concedetemi l'iperbole, ma è tutta sbagliata. Costantemente illeggibile perché fuori camera, spalmata in un'arena che ti costringe a delle sgroppate allucinanti con Torrente inspiegabilmente off (che fine ha fatto? E' cancellato dalle ultime 10 ore di gioco. Non si tratta così un companion! Meritava una trionfale cavalcata proprio col boss finale!), attacchi-presa con AOE enorme, la mossa del ring da saltare impraticabile per via della prospettiva di camera, la quantità enorme di HP. Per abbatterla ho respeccato 4 volte, usato il Mimic e la Runa di Morgott. Tutte cose non intrinsecamente negative, salvo rendersi indispensabili per un design estenuante.
E a me i boss di ER eran piaciuti tutti, tutti! Saranno tipo 200, alcuni banalotti, altri ripetitivi, qualcuno più fumo che arrosto, altri accoppiati. Non importa, combatterli mi era sempre piaciuto, a parte forse i troppi draghi a Farum Azula. Anche Mohg, difficilissimo, ma bellissimo e controllabile.
Ho concluso col finale di Ranni, che speravo un po' meno nichilista e depressivo. Non mi è piaciuto ma ho visto gli altri sul tubo e sono ancora più frettolosi.
ER è un gioco, quindi un piacere. Ma questi giochi comportano anche "sforzi", che il buon design deve premiare. Io trovo che certe scelte nelle ultime bossfight e nei finali facciano vivere le ultime ore all'insegna della frustrazione, adombrando meriti che il gioco accatasta per centinaia di ore.
Mi piacerebbe che non ci fossero dlc. E' un gioco già immenso ed enciclopedico del genere. Ma è vero anche che si meriterebbe un altro legacy come Grantempesta, che la vicenda di Miquella è chiaramente lasciata in sospeso, e soprattuto che tra vendite super e tradizione From, almeno un'espansione la vedo inevitabile. Temo anzi che il successo del gioco possa portare a dlc fiume tipo Destiny.
Son sicuro che, smaltita la frustrazione degli ultimi giorni, tornerò a considerarne soprattutto la colossale audacia. Ma non è così che avrei voluto a sentirmi alla fine.