Ci sono due dettagli, che spero siano voluti e consapevoli, che mi fanno impazzire dei giochi From e che ritrovo anche in questo Elden Ring.
1)il loro essere quintessenzialmente
videogiochi, cioè il dare una visione moderna di stilemi ed archetipi che sono videogioco che più videogioco non si può. L'esempio che mi viene in mente sono certi tipi di nemici (che c'erano anche nei Souls ma qui la cosa è ulteriormente approfondita) assurdamente assurdi tipo i ratti o le formiche giganti. Sono nemici da videogioco anni '80\'90 non credibili e non realistici calati in un contesto "realistico" e proprio per questo incredibilmente efficaci. Affrontandoli ti senti proprio come se stessi giocando oggi versioni odierne di Rastan o Cadash, con quell'incredibilità derivante dal simbolismo quasi ancestrale che evocano. Ed evoco
@Il Gladiatore e
@Mr.Pickman per sapere se anche loro hanno avuto la stessa sensazione.
2)le citazioni dai classici: quando l'altro giorno ho affrontato i due boss cavalieri ed uno di essi ha iniziato a fare un attacco IDENTICO a quello del protagonista di Actraiser 2 (salto e picchiata verso di te con le ali da angelo infuocate) mi sono quasi commosso. Il tutto inserito nella citazione delle citazioni e cioè quella strutturale: i Souls e Elden Ring sono una versione moderna dei vecchi RPG Nihon Falcom per i PC giapponesi (Dragon Slayer, Hydlyde, ecc...).
https://youtu.be/NFn7KZ60cv4?t=24Detto ciò, a me continua a lasciare freddino e infatti lo gioco a spizzichi e bocconi, ho mazzuolato Godrick e Radhan ed ora sto andando a cercare Rennala all'accademia di Raya Lucaria (sono al mini boss cane riciclato da Dark Souls) ma proseguo con fatica e pochi stimoli.