Il metodo è importante tanto quanto il merito. Dire "i vegani hanno ragione" per me non ha senso.
Gli allevamenti intensivi sono una cosa orribile? Vero. Mangiamo troppa carne, specialmente di quella cancerogena? Vero. I consumi di queste carni devono ridursi per la salvaguardia ambientale? Vero.
Poi c'è il metodo. Si esprimono spesso in modo nevrotico, utilizzano espressioni volutamente irritanti e ideologiche (mangiacadaveri and such), dimostrando un'inadeguatezza relazionale dannosa almeno quanto i mali che denunciano.
A margine, si muovono con arroganza su fondamenta scientifiche fangose. Il mondo probabilmente non ha bisogno che diventiamo tutti vegani. Perché le piantagioni di soia, gli stupidi e i facinorosi continueranno a essere un problema per il pianeta, la microfauna e l'umanità tutta.
Infine, contesto a priori proclami del tipo "bisogna smetterla di prendere in giro i vegani". Non bisogna prendere in giro nessuno. Non è che i gay e i vegani meritino cautele diverse dagli immigrati o dai credenti. Come pure bisogna combattere qualsiasi violenza e abuso di potere, non solo quelle elettoralmente utili. Altrimenti il risultato è sempre il privilegio di qualche lobby, con i ciccioni meno tutelati dei vegani, la violenza fisica a requisire l'intero dibattito a scapito di quella psicologica, "Salvini merda intollerante" però nel forum ti devi sukare quello con la bestemmia nell'avatar che ti dà dello sciocco se contesti i suoi dogmi tarantiniani. And so on.