Autore Topic: [Armageddon!] Ambientalismo e cambiamenti climatici  (Letto 64409 volte)

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Offline Ivan F.

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@Ivan F., Greta ha espresso quel concetto a proposito dell'accusa che gli è stata mossa di "diventare scienziato climatico e risolvere il problema invece che rompere i coglioni".

Questa è una raffinata critica degna di Feltri, quindi non è nemmeno il caso che perdiamo tempo a parlarne :)
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Online Cryu

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Il punto che mi auguro sia condiviso è che servono politiche concordate su scala planetaria, non sperare che qualcuno inventi la macchina per trasformare la plastica in betulle e il caldo in freddo.

Che poi la gente non si fa neanche il bidet, chi cacchio li usi tutti quei cotton-fioc rimane un mistero.
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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Offline Devil May Cry

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La differenziata era solo un esempio.
Il punto è: il pianeta va a fuoco e in zone centrali del primo mondo non si è in grado di buttare la rumenta e si vota Salvini per liberarsi dei negri affidandosi al cuore immacolato della Nutella. C'è chiaramente uno scollamento tra il profilo minimo necessario per far fronte alla contingenza e il livello di civiltà espresso anche dalle democrazie avanzate.

@Ivan F., Greta ha espresso quel concetto a proposito dell'accusa che gli è stata mossa di "diventare scienziato climatico e risolvere il problema invece che rompere i coglioni". Lei rispondeva quindi che non servono più climatologi: la situazione è appurata, le cose da fare (riduzione emissioni, plastica, ecc.) idem, bisogna solo convincere i governi a farle.

Ma io sono d'accordissimo, ho capito il punto. Ma proprio per questo i dettami devono venire dall'alto, si è capito che noi non siamo in grado di farlo, se non una piccolissima parte. Perchè è vero anche che in alcune nazioni sono civilissimi e fanno la differenziata a puntino, sono rispettosi delle regole, dei semafori, ecc però se i mari sono inquinati, perchè non si vietano i gommoni, le gite in barca, gli acquascooter, i bananoni? Per dirne una. Quanto inquinamento gratuito provocano?
Non possiamo vietare ai bagnanti di andare sulla spiaggia e comprare acqua o gelati, possiamo educarli a buttare nei cestini la spazzatura e sanzionarli se la buttano sulla spiaggia, ok, ma non è ben più incisivo vietare lo scarico gratuito di nafta in mare? Inquinamento generato puramente dal fatto che devo fare lo splendido con una ragazza o devo andare con gli amici a farmi un giretto al largo? Prendi una canoa, un pedalò, fitti una barca a vela, oppure ti fotti. Semplice.
Non si tratta di essere econazisti, sarebbe econazista vietare di portare sulla spiaggia qualsiasi cosa che non sia un asciugamani, ma evitare l'uso di tutte ste barche diminuirebbe di quanto l'inquinamento marino?
Possiamo vivere senza gite in barca? O sono indispensabili per la nostra crescita? E' indispensabile vedere Diletta Leotta o altri vip che stanno 10 mesi all'anno sulla barca a fare storie su instagram?
L'anno scorso sono andato in una bellissima caletta a Positano in canoa, l'acqua era pulita, si avvicinano 2 barche e diventa uno schifo da dover uscire dall'acqua.
A me la risposta sembra solo una: ci sono talmente tanti interessi e lobby dietro che la fine del mondo viene in secondo piano. Dalle capsule alle barche, dalle salviette ai cotton fioc (??).
Ma mentre auto, cellulari, sono indispensabili nella nostra quotidianità e dare una svolta in quella direzione è impensabile, andare in barca o usare capsule non mi sembrano attività vitali. E di cose così per migliorare il mondo quante ce ne sarebbero? Non dico certo di eliminare tutto ciò che non è necessario, sia chiaro, ma quelle cose così dannose, quando decidiamo di darci una mossa?

Offline naked

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Il vantaggio/svantaggio è che l'uomo ha gli strumenti per adattarsi ai peggiori sconvolgimenti. Nel bene o nel male.
Quei pochi che sopravviveranno.
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline BombAtomicA

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Detto in due parole, la salvaguardia ambientale è completamente incompatibile con il sistema capitalista/liberista che, in pratica, governa il mondo. E' proprio l'idea che bisogna "produrre" e "consumare" a dismisura che è in antitesi completa all'idea di proteggere gli ecosistemi. Proprio per questo, onestamente non vedo soluzione, specie considerando che alcuni tra i paesi più inquinanti al mondo, che si trovano in estremo oriente, africa e vicino oriente, si stanno dirigendo con forza proprio in quella direzione. Quindi bisogna spiegare a miliardi di persone, perlopiù poverissime e ignoranti, che non devono aspirare al macchinone, ai condizionatori ovunque e alla fetta di carne ogni giorno come accade in Occidente, perché altrimenti gli alberi piangono. Stiamo andando con forza nella direzione opposta rispetto a quel che dovremmo fare, e più si avvicina l'olocausto ambientale, più ci si allontana dalle soluzioni (che ci sarebbero pure, come detto da altri).
Poi è anche vero che determinate politiche dovrebbero essere imposte dall'alto, e anche in questo caso nel mondo la peggiore feccia populista che storia ricordi dal '33 sta vincendo in nazioni chiave, tipo il Bolsonaro che dinanzi a incendi che hanno oscurato il cielo della nazione fa le battutine, "sono come Nerone". O Trump, che sta smantellando ogni salvaguardia pezzo per pezzo, o Putin che lascia bruciare la Siberia perché "è antieconomico" provare a spegnerla, e non voglio manco toccare l'Italia dove una coscienza ambientale credo non sia mai nemmeno esistita, se non nella buona volontà di poche sparute associazioni.
Mi sa che bisognerà sbatterci violentemente il muso per iniziare a fare concretamente qualcosa, ma a quel punto saremo già in una situazione senza ritorno.
"Ice Cream!"

Offline J VR

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Però va sottolineata una questione, se domani smantellano le fabbriche che fanno i cotton fiocc, i condizionatori, le auto, le barche chi si fa peso di tutta la gente che dall'oggi al domani rimane senza lavoro?
Detto in parole povere sono sommosse.
Quindi siccome l'ambiente ci dà ancora margine è preferibile temporeggiare piuttosto che ritrovarsi guerre civili in casa.
Perché voi parlate di lobby ma il cambiamento che auspicate non avete neanche minimamente idea di quali conseguenze comporti.
Fermo restando che se non si adottano soluzioni a breve ci penserà la natura a scegliere per noi.
Sia chiaro, sono dalla parte vostra, solo che mi sembra che la facciate un po facile.

Online Cryu

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Piatti, posate e cotton fioc diventano di materiale compostabile, non si smette di produrli e non chiude niente.
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Offline Devil May Cry

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No ma infatti non la facevo mica facile, prima lo dicevo pure. Ma si tratta di condizioni già delicate ora, alcune dicono senza già ritorno, figuriamoci tra qualche anno. Considerando poi che sono meccanismi che innescano crescite esponenziali fuori controllo, non sono un semplice 1+1 annuale ma un non precisato 1+5+13, come gli algoritmi di ebay di vendita.
Fermo restando che possono sempre uscire nuove forme di lavoro, come appunto il recupero di sti materiali, lo smistamento, smantellamento, o tutta una serie di posti dediti alla differenziazione della spazzatura, la creazione di fonti alternative e così via.
Nessuno dice che sia facile, ma non c'è proprio la volontà anche solo di intraprendere una strada diversa o parallela. Si grida solo aiuto aiuto ma non si fa nulla causa il meccanismo inarrestabile che sottolinea Bomba.

Offline BombAtomicA

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Mi rendo conto eh, che non si possono chiudere migliaia di fabbriche dall'oggi al domani, ovviamente scoppierebbero guerre. Una soluzione parziale potrebbe essere la riconversione. Per fare un esempio, in Colombia a un certo punto le autorità si sono rese conto che era del tutto inutile mandare l'esercito a bruciare i campi di coca, i campesinos semplicemente si spostavano altrove e ricominciavano a coltivare. Allora, si è cominciato a proporre colture alternative, non illegali. Molti contadini hanno accettato e hanno iniziato a coltivare frutta, cereali e altri prodotti, riducendo di fatto le coltivazioni di coca.
Teoricamente, si potrebbe fare lo stesso (e molti esperti spingono proprio in questa direzione). Riconvertire le fabbriche di plastica a basso costo in altri prodotti meno impattanti, per dirne una, ci sono varie alternative per il confezionamento. Da parte nostra, io è già da un po' che se devo fare la spesa mi porto dietro le borsone di iuta, o accetto solo sacchetti biodegradabili, oppure compro il sapone nei bidoni ecc.. ecc.. Non si può fermare la produzione, ma la si può progressivamente indirizzare verso lidi più sicuri. Se tutti e dico TUTTI facessero una roba del genere, avremmo già un progresso gigantesco. Il discorso è fare un po', ma farlo tutti, per la legge dei grandi numeri le conseguenze positive sarebbero sensibili.
"Ice Cream!"

Offline MaxxLegend

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Ma dove cazzo vogliamo andare?

RESPECT
Ma anzi che li buttano nei cestini e non per terra.. Nel centro/sud molte persone non sono così civili.
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Offline MaxxLegend

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...
Citazione
Senza capsule si può vivere, come senza salviettine.
Assolutamente d'accordo!
...
Tra l'altro mio padre a casa sua ha una di quelle diavolerie, l'ho convinto ad usare le capsule riutilizzabili*: niente inquinamento, caffé migliore, spesa minore.

*Sono quelle che le apri e ci metti il caffé che vuoi tu, poi le lavi. In pratica il filtro della Moka.
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Offline MaxxLegend

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Piatti, posate e cotton fioc diventano di materiale compostabile, non si smette di produrli e non chiude niente.
Tra l'altro i cotton fioc in genere non hanno più il bastoncino di plastica, ma di materiale biodegradabile. E' tipo carta ultrapressata ed è rigida quanto i vecchi bastoncini.
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Offline Ivan F.

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Ho comprato cinque prodotti al supermercato e mi hanno dato uno scontrino di quasi quaranta centimetri.

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Offline Devil May Cry

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Non è carta bio? :D

Offline Ivan F.

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Boh, non credo.
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