Autore Topic: [Armageddon!] Ambientalismo e cambiamenti climatici  (Letto 63727 volte)

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Offline slataper

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Offline Ivan F.

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Sono arrivato a leggere fino all’ultima riga, ma con questa espressione...

« Ultima modifica: 22 Ago 2019, 23:03 da Ivan F. »
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Offline Devil May Cry

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Tutte belle parole quelle degli ambientalisti e dei aprtiti verdi.
Ora iniziate a rivedere i vostri stili di vita.
Non usate l'auto
niente più vacanze in aereo, anche se low cost altrimenti i ghiacci si sciolgono
più tasse per l'ecologia
rinunciare a smartphone & co. perché produrli inquina e i server provocano aumento di CO2
Prima o poi saremo costretti a cambiare radicalmente il nostro stile di vita, se non noi i nostri figli.

L'argomento è interessante, ma mi chiedo, secondo voi davvero saremmo in grado di farlo da soli? Siamo ormai troppo abituati ai lussi, e non intendo la vacanza ai caraibi, quanto l'uso smodato dei cellulari, tutti i media che usiamo, i condizionatori (che personalmente non ho mai avuto), e così via.
Una cosa è fare la raccolta differenziata dove bene o male col tempo ci si è educati, e quindi è facile mettere le pile da una parte, la plastica dall'altra, le cialde e le capsule in un'altra ancora. Ma se il problema sono le pile, le cialde, i bicchieri di plastica e le capsule, la soluzione è solo vietarle.
Se davvero i condizionatori sono uno dei maggiori mali, vanno vietati/disinstallati se non in luoghi in cui non se ne può fare a meno.
Se davvero il problema sono i cellulari, si vietano o si mettono in commercio quelli che inquinano di meno.
Se i voli inquinano, si viaggia solo per lavoro e se strettamente necessario, altrimenti per un incontro o un colloquio basta Skype. Ovviamente con tutte le conseguenze del caso, che se vieti i voli ammazzi il turismo in quei paesi che campano solo di turismo. Ma se l'alternativa è la fine del mondo...
Insomma, devono essere imposizioni dall'alto, che se rimesse alla nostra coscienza, è impossibile e dalla spirale in cui siamo non usciremo mai.

Offline Ivan F.

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Il vantaggio/svantaggio è che l'uomo ha gli strumenti per adattarsi ai peggiori sconvolgimenti. Nel bene o nel male.
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Offline Devil May Cry

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Sì ma finora l'abbiamo visto nei film, nella realtà ci siamo mai ritrovati ad una tale emergenza che dovrebbe portare a vietarci tipo il 70% delle cose che facciamo/usiamo quotidianamente?

Offline slataper

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Concordo con Devil, cambiamenti davvero radicali possono solo essere imposti, dalla legge oppure dall'apocalisse. Tutti i cambiamenti importanti che mi vengono in mente, dalla differenziata alle automobili sempre meno inquinanti, sono stati promossi da interventi dello Stato. Mettiamo che sia necessario limitare l'accensione dei riscaldamenti o dei condizionatori, o il numero di automobili per nucleo familiare, solo una sparuta minoranza lo farebbe autonomamente senza un obbligo di legge.
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E, aggiungo, resta il fatto che mediamente la gente se ne sbatte i coglioni.

E' avvilente e deprimente, ma è un dato di fatto.

Per andare nel piccolissimo: il mio appartamento è affacciato su una piazza di Bologna. E' un quartiere "bene", eh, non la periferia di Kabul.

E' un microcosmo molto carino, piazzetta con alberi, panchine, un po' di verde, dove si ritrovano gli anziani , socializzano gli adulti, e giocano i bambini.
Sotto i portici ci sono negozietti di alimentari, frutta e verdura, bar, una pizzeria da asporto (il titolare della quale coinvolge nel lavoro alcuni ragazzi "diversamente abili", quindi appalusi).

Quasi tutte le sere, durante la bella stagione, la gente mangia le pizze, beve birra e Coca.

Risultato? Bottiglie di vetro e plastica, cartoni e sacchetti di snack vengono buttati nei piccoli cestini della indifferenziata in piazza.
Quando - A CINQUE METRI - attraversando la strada, ci sono - belli lucidi - i cassonetti per la differenziata. Organico, vetro / lattine, plastica, carta.

A. 5. METRI.

Se volete, vi faccio le foto.

Ma dove cazzo vogliamo andare?

RESPECT

Tutto è relativo, tranne quello a cui crediamo.
Riflettere Essere Scoprire Praticare Esprimere Convivere Tornare

Offline Devil May Cry

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Concordo con Devil, cambiamenti davvero radicali possono solo essere imposti, dalla legge oppure dall'apocalisse. Tutti i cambiamenti importanti che mi vengono in mente, dalla differenziata alle automobili sempre meno inquinanti, sono stati promossi da interventi dello Stato. Mettiamo che sia necessario limitare l'accensione dei riscaldamenti o dei condizionatori, o il numero di automobili per nucleo familiare, solo una sparuta minoranza lo farebbe autonomamente senza un obbligo di legge.

Ma neanche. Secondo te chi, di 23 agosto, usando la macchina, non accende l'aria condizionata con 30/40 gradi di fuori? La soluzione è solo non installarle sulle auto e vietare di farlo, non rimettersi all'autocoscienza.
Le capsule inquinano? Bene, via la produzione, via le macchinette. Chiuderanno aziende? Crollerà un'industria, ok, ma invece di un inquinamento senza fine prolunghiamo la vita di questo pianeta.
Ora, non sono così informato come altri, ma mi sembra che per salvaguardare la natura non sia stia facendo praticamente un cazzo di incisivo. E se eliminare tutti i cellulari dalla faccia dalla terra è una cosa non realizzabile manco in Black Mirror, eliminare capsule, limitare condizionatori, vietare salviette, ecc sono cose sicuramente più alla portata che innescherebbero poi conseguenze positive col tempo.

Offline Ivan F.

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Quello di cui parla Devil è in bilico tra la fantascienza e l'econazismo.

Ma in forma graduale e non istantaneamente invasiva si può intervenire più o meno su tutto.
Considera i cotton fioc, l'ultimo esempio.

Senza considerare che questi rompipalle di scienziati, invece di urlare che stiamo andando allo sfascio, potrebbero anche chiudersi in laboratorio e trovare una soluzione  :yes:
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Offline Cryu

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Greta sostiene che le soluzioni, o meglio le misure per minimizzare i danni, visto che il punto di non ritorno è già stato passato, siano ampiamente note. Cioè non c'è nulla da scoprire o inventare a livello scientifico, c'è da tradurlo in realtà. Operazione il cui coefficiente di difficoltà è subito palese recandosi nel mio cortile in una zona abbastanza centrale di Milano, e constatando come i residenti di un dignitoso condominio proprio non ce la fanno a capire dove cazzo vada buttato il vetro e dove la plastica.
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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Quello di cui parla Devil è in bilico tra la fantascienza e l'econazismo.

Ma in forma graduale e non istantaneamente invasiva si può intervenire più o meno su tutto.
Considera i cotton fioc, l'ultimo esempio.

Senza considerare che questi rompipalle di scienziati, invece di urlare che stiamo andando allo sfascio, potrebbero anche chiudersi in laboratorio e trovare una soluzione  :yes:

Vero. Ma è perchè pare che siamo in uno scenario pre-apocalittico, dettato da quello che si legge ormai da tempo. E non mi riferisco a Greta e i suoi meme.
Se vogliamo dare tutto o in parte per vero, e cioè che i condizionatori fanno questo, le salviette quello, gli aerei quell'altro, ecc, perchè non fare niente ed iniziare dalle piccole cose, invece di dire ogni volta: "abbiamo anticipato ancora di più le risorse annuali", "il caldo aumenterà", "i mari sono sempre più inquinati", ecc.
Lo scienziato può anche trovare nuove forme ecosostenibili, rendere meno inquinanti alcune cose attuali, ma se le capsule sono nocive, che minchia ci vuole a vietarle e toglierle dal commercio? Per dirne una.
Senza capsule si può vivere, come senza salviettine. Come senza condizionatori a casa o in auto, per dirla tutta.

Offline Ivan F.

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Greta sostiene che le soluzioni, o meglio le misure per minimizzare i danni, visto che il punto di non ritorno è già stato passato, siano ampiamente note.

Abbi pazienza, ma quello che dice Greta per me vale *sul campo* più o meno quanto quello che strepita Ocasio-Cortez.

Sono entrambe simbolicamente importanti, è a suo modo positivo quello che fanno, sono lieto siano in giro... ma le chiavi della macchina non gliele darei mai.
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Offline Ivan F.

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se le capsule sono nocive, che minchia ci vuole a vietarle e toglierle dal commercio? Per dirne una.
Nel tempo, certamente, si può fare.
E probabilmente si deve fare.
Se non si trovano alternative.

Citazione
Senza capsule si può vivere, come senza salviettine.
Assolutamente d'accordo!

Citazione
Come senza condizionatori a casa o in auto, per dirla tutta.
No, qui no. Io e te non siamo più amici, basta.
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Greta sostiene che le soluzioni, o meglio le misure per minimizzare i danni, visto che il punto di non ritorno è già stato passato, siano ampiamente note. Cioè non c'è nulla da scoprire o inventare a livello scientifico, c'è da tradurlo in realtà. Operazione il cui coefficiente di difficoltà è subito palese recandosi nel mio cortile in una zona abbastanza centrale di Milano, e constatando come i residenti di un dignitoso condominio proprio non ce la fanno a capire dove cazzo vada buttato il vetro e dove la plastica.

Però Cryu, io non credo che il problema sia *solo* la differenziata.
Voglio dire, se davvero uno dei principali problemi fosse questo, si andrebbe, in ordine sparso, a punire la gente con severe sanzioni, creare materiali sempre meno inquinanti e/o non indifferenziabili (su questo possono agire gli scienziati, sì), creare flotte di persone nelle discariche a fare differenziata ed altro.
Se il riscaldamento globale è accentuato da aerei e condizionatori e gli scienziati non sono in grado di trovare soluzioni ecologiche, vieti o diminuisci queste cose. Mi sembrano cose ben più importanti ed immediate, a quanto si legge in giro.
Come causa ed effetto, impatto, mi sembrano soluzioni ben più incisive ed importanti.
Se poi non c'è alcun nesso tra riscaldamento globale, incendi, condizionatori, gas e compagnia bella. Allora stiamo parlando di allarmismo collettivo allucinatorio mondiale.

Offline Cryu

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La differenziata era solo un esempio.
Il punto è: il pianeta va a fuoco e in zone centrali del primo mondo non si è in grado di buttare la rumenta e si vota Salvini per liberarsi dei negri affidandosi al cuore immacolato della Nutella. C'è chiaramente uno scollamento tra il profilo minimo necessario per far fronte alla contingenza e il livello di civiltà espresso anche dalle democrazie avanzate.

@Ivan F., Greta ha espresso quel concetto a proposito dell'accusa che gli è stata mossa di "diventare scienziato climatico e risolvere il problema invece che rompere i coglioni". Lei rispondeva quindi che non servono più climatologi: la situazione è appurata, le cose da fare (riduzione emissioni, plastica, ecc.) idem, bisogna solo convincere i governi a farle.
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