https://www.ilsole24ore.com/art/energia-fonti-rinnovabili-non-bastano-europa-cresce-rischio-blackout-AEoDA87
Come si dice dalle mie parti, han scoperto il bu'o alla conca.
Le cosiddette fonti green (specie il solare) NON sono mai state una valida alternativa ai combustibili fossili, per tutta una serie di limitazioni intrinseche alla natura stessa delle fonti. E, sopratutto, specie il solare, non è mai stato veramente green.
Argomento un minimo.
Le limitazioni intrinseche delle cosiddette fonti green sono, principalmente:
1- incertezza della fornitura
2- limiti produttivi intrinsechi alla fonte
3- intrasportabilità/inimmagazzibilinetà (sopratutto per il solare)
4- inadeguatezza per alimentare la produzione altamente energivore.
5- necessità di una alta frequenza di sostituzione degli elementi.
Sul punto 1, è la natura stessa delle fonti il loro limite invalicabile ed insormontabile: non vi saranno mai soluzioni tecniche in grado di dare soluzione a questi problematiche: se il sole non c'è non lo puoi sostituire con altro*, se il vento manca, devi aspettare che ritorni.
Sul punto 2, anche qui non è possibile superare questi limiti con nuove tecnologie.
Per i generatori eolici questo potrebbe essere solo parzialmente vero, in quanto se si ideassero nuove soluzioni tecniche parte delle problematiche di natura strutturale potrebbero essere superate e portare ad un leggere aumento della produzione (quando disponibile). Ma per i pannelli solari no: al momento, il silicio monocristallino è il miglior materiale col quale produrre suddetti pannelli, con un rendimento masimo teorico intorno al 33% (con un rendimento massimo reale intorno al 28-30% (attualmente siamo intorno al 20-25%)).
Punto 3-5: la produzione di energia dai pannelli solari avviene a bassa tensione (inferiore a 50V) ed in corrente continua, due fattori che impediscono l'immissione diretta nella rete elettrica nazionale e, sopratutto, rende intrasportabile l'energia da un luogo all'altro.
Non per niente, per poter utilizzare la corrente prodotta da pannelli solari son necessarie apparecchiature che innalzino il voltaggio a 240V e trasformino la corrente continua in corrente alternata a 50Hz. Apparecchi che introducono ulteriori perdite di energia del circuito.
Per l'inimagazzibilinetà: l'energia elettrrica, per sua natura, non può essere immagazzinata in contenitori semplici (come lìacqua, il gas, o l'idrogeno) ma abbisogna di accumulatori in grado di "assorbirne" la carica e poterla restituire. Ora, questi accumulatori esistono ma presentano delle "problematiche".
Innanzitutto, col tempo, tali accumulatori perdono la capacità di accumulare energia, rendendo necesari la loro periodica sostutuzione (per un impianto domestico a pannelli solari con accumulatori, tale frequenza di sostituzione è di circa 8-10 anni, a seconda delle sollecitazioni ambientali alle quali è sottoposto l'impianto). Colla perdita della capacità di accumulo, viene ridotta anche la capacità di erogare potenza. Questo problema si potrebbe superare sovradimensionando l'impianto in modo da prevedere questa diminuita capacità di accumulo/erogazione, ma questo si ripercuoterebbe sia sul costo d'installazione sia sul costo necessario per rimpiazzare gli elementi esausti**. Questa necessità di rinnovo periodico porta anche ad altre problematiche dovute alla produzione (dei nuovi elementi) sia al riciclo (degli elementi esausti), visto che negli accumulatori son presenti elementi altamente inquinanti, elementi che non è possibile riciclare al 100% e che devono essere stoccati in depositi altamente sicuri (con un livello simile a quello dovuto alle scorie nucleari) per evitare rischi di percolamento nel terreno, rendendolo tossico per centinaia/migliaia d'anni e potenzialmente inquinare in maniera definitiva le eventuali falde acquifere presenti nel territorio.
Punto 4, balzato alle cronache grazie alla questione ILVA: se si vuole convertire la produzione siderurgica (e non solo) dal'utilizzo di fonti fossili (gas, principalmente) all'utilizzo di energia elettrica per la generazione del calore necessario alla fusione/lavorazione dell'acciaio (e non solo) è necessario che l'energia elettrica rispecchi determinate caratteristiche di potenza (Voltaggio e, sopratutto, amperaggio elevato) e di frequenza (per generare livelli simili di calore è necessario operara con frequenza paragonabili alle frequenze radio più elevate, quindi MHz se non addirittura lavorare a frequenze di GHz). Ed il solare è A S S O L U T A ME N T E inadeguato a fornire energia a quei livelli.
Se si vuole avere una speranza di poter salvare il pianeta senza dover tornare all'età della pietra, bisogna puntare su:
- idrogeno
- nucleare (fissione per adesso fino allo sviluppo di reattori a fusioni autofertilizzanti).
- biomasse (non producono nuova CO2 in quanto, quando utilizzate, rilasciano la CO2 accumulate dagli organismi in vita e che viene riassorbita dagli organismi attualmente presenti sul pianeta).
Tutte le altre soluzioni son inutili, buone solo per bassa e bieca ideologia politica.
*si potrebbe pensare di illuminare i pannelli solari con una fonte luminosa che replichi la luce solare ma, comunque, quella luce sostitutiva andrebbe alimentata con energia non prodotta dai pannelli solari.
** per conoscenza, anche i pannelli solari inquinano: per produrli son encessari elementi quali gallio, asrsenico, boro (ed altri elementi utilizzati anche nell'industria elettronica per produrre i famosi chip) per "drogare" il silicio e formare le giunziono NPN - PNP necessarie affinche, quando stimolate dalla luce solare, inizino la "produzione" di energia elettrica. e questi elementi non li puoi riciclare, devi solo prevedere di stoccarli in un luogo sicuro affinche non vi sia rischio di inquinare il suolo.