Il nucleare credo sia vittima di pregiudizi figli di una pessima informazione, o per meglio dire di una non-informazione dato che dal referendum non se ne è mai più parlato, e se ci si prova si scade immediatamente in scenari da Ken il Guerriero. In realtà, almeno in base a quel che ho potuto leggere e ascoltare negli ultimi tempi, le centrali odierne sono solide, strasicure e dotate di multipli sistemi di sicurezza indipendenti. Inoltre le centrali nucleari vengono monitorate h24 dall'AIEA, che è un ente internazionale, non sono lasciate alla responsabilità del singolo Paese ("eh, ma poi finiscono in mano alla mafia", no, non può succedere). Anche il problema delle scorie che tanto terrorizza le persone ha diverse soluzioni, addirittura ora si possono riciclare e riutilizzare. Inoltre, potrei fare un elenco che non finisce più di incidenti terrificanti non nucleari che hanno portato morte a profusione (Bophal in India, Minamata in Giappone, Benxihu in Cina, Rana Plaza in Bangladesh, giusto per citarne qualcuno). Più in generale, la gente è terrorizzata dal nucleare ma poi vive sotto l'Ilva e vede familiari morire di tumore da decenni, con un conto delle vittime che sopravanza ampiamente quello di Chernobyl.
Per come la vedo io, dato il punto a cui ormai siamo arrivati, il nucleare andrebbe assolutamente preso in considerazione, aiuterebbe non poco nella fase di transizione che dovrebbe portarci dagli idrocarburi a fonti energetiche più green. Il problema è che un dibattito serio qui in Italia non si potrebbe mai fare, basta vedere che sta succedendo con i vaccini. Già me li vedo i complotti e le apocalissi da Facebook.