La "magia SEGA" secondo me è data dalla combinazione di due fattori: le scelte cromatiche e la scenografia delle piste.
E' il "meraviglioso viaggio" di Out Run portato alle estreme conseguenze, con ogni gioco che alzava l'asticella sempre un po' più in su sino all'apoteosi Scud Race (Daytona USA 2 secondo me era troppo folle e demenziale, pisciando un po' fuori dal vasetto).
In Virtua Racing i momenti definitivi del SEGA-sentire sono i passaggi sul ponte in stile New York, il villaggio simil-isole greche, la ruota panoramica a là Suzuka.
E cmq lo stile flat shaded, se ben usato, è meraviglioso, quanto vorrei un nuovo Stunt Race FX fatto così.