Nel caso sposterò i post!
Comunque niente, volevo dire che mi ritrovo in tutte le motizioni di
@Gunny ma con l'unica differenza che metto MGS3 al primo posto e gli altri identici, a scalare (MGS2 al secondo posto ecc).
Il motivo è che MGS3 riesce a combinare meglio, per me, senza particolari sbavature o cali, aspetto ludico e aspetto narrativo: in questo senso furono originali e interessanti sia le novità generali di gameplay (camminata stealth, elementi survival e di cura delle ferite, doversi cibare procacciando e catturando flora e fauna, la mimetizzazione ecc) sia le boss fight: davvero tutte splendide per setting, tema e sfruttamento delle peculiarità degli stessi.
Si è citato The End che era una battaglia di logoramento, di studio dell'ambiente, di interpretazione del level design a più riprese (e basandosi su udito, tracce, anche mera intuizione).
Un vero scontro tra menti, con la componente survival stressata al massimo (i tranquillanti avevano effetto sul vigore, ripristinabili procacciandosi il cibo nello scenario della boss fight che peraltro comprendeva più mappe e dava davvero l'impressione di una battaglia a tutto campo).
E chi si ricorda la chicca che
aspettando vari giorni dal salvataggio, o mandando avanti l'orologio interno della ps2, era possibile letteralmente far crepare di vecchiaia il nonnetto cecchino??
: se non è genialità questa non so cosa lo sia!
Ma al di là di questo, la sequenza finale (The End e la sua 'lezione' ma non solo) fu un colpo al cuore pazzesco, e l'avventura nel complesso era un viaggio incredibile, quasi di formazione.
Per non parlare del fascino assurdo del setting e dei villains (la parte della tortura poi, i brividi).
Mgs2 è il picco massimo di autorialità invece.
Qualcosina in meno dal lato ludico (prendiamo la boss fight contro Fortune: l'idea era ottima ma un pò un'occasione sprecata, lato gameplay) ma fuori parametro per narrazione ed estro creativo.
Parole chiave: Inganno (perchè tutti credevamo di giocare per tutto il tempo col prode Snake, e invece la sua è una sezione rapidissima, Raiden in primis delude ma poi acquista man mano valore e tutto trova il suo perfetto posto e senso) e disorientamento (mamma mia cosa non è la parte finale, e non parlo solo delle tematiche trattate ma proprio del continuo confondere ciò che è realtà e ciò che è finzione, il giocatore stesso insieme a Raiden è sconvolto mentalmente e comincia a dubitare di tutto, non sa più in cosa credere, disorientamento totale.
Volevo soffermarmi solo su loro due, per gli altri mi accodo alle ottime e lucide osservazioni fatte.
Altre considerazioni sparse:
-) MGS3 che metto al primo posto in realtà... è fra i 'meno Metal Gear' nel senso che ad esempio il Metal Gear stesso ha un ruolo un pò particolare, il più 'Metal Gear' come stile e setting ricade fra 1 e 2, direi!
-) Ho adorato l'Ocelot giovane e inesperto di MGS3 ma per me il 'Best Ocelot' come presenza scenica va a MGS2.
Per me Ocelot è il 'vero protagonista' nonché pg più interessante, insieme a The Boss di tutta la saga. Fuor da ogni ragionevole dubbio è il più carismatico.