L’occasione è troppo ghiotta, sono costretto a fare una toccata e fuga approfittando dell’oscurità notturna.
1-Vandal Hearts, Konami, 1996: Misconosciuta pietra miliare che batte sul filo di lana il più articolato e complesso FFTactics e un’altra mezza dozzina di titoli strategici a turni, uno dei miei tre generi ludici preferiti, assieme a corse e platform. Immediato e profondissimo, storia intrigante, comparto sonoro fuori parametro. Finito più e più volte su Playstation, di recente lo sto rigiocando in versione jappa su Saturn ed è sempre appagante.
2-Bubble Bobble, Taito, 1986: Il miglior arcade di tutti i tempi. S’impara in un secondo, ma per venirne a capo ci vuole una vita. Segreti, mostri, frutta. Lo conobbi in sala giochi, lo stragiocai sul C64, finendolo più e più volte assieme a mio padre, la versione Amiga mi deluse parecchio, fu il primo titolo che scaricai non appena installai il MAME sul pc tre lustri fa e l’incanto ricominciò senza mai più finire.
3-Rainbow Island, Taito, 1987: Il secondo miglior arcade di tutti i tempi. Anche questo s’impara in un secondo, ma per venirne a capo ci vuole una vita. Altri segreti, altri mostri, altra frutta. Migliaia di ore trascorse sull’ottima versione Amiga, epifania su Mame: c’erano altre isole segrete! Classico titolo “da isola deserta”.
4-Defender of the Crown, Cinemaware, 1986: stragiocato sia su 64, dov’era nettamente migliore, sia su Amiga, dove non era un granchè (ampiamente superato dal “cugino” Lords of the Rising Sun o Joan of Arc), ma ha aperto le porte al nuovo mondo. Ricordo il numero di ZZap! dell’estate 1987 con tre pagine dedicate ai giochi Cinemaware (c’erano questo, SDI e Sinbad) che mi fece restare basito & attonito per ore. Il balzo dagli 8 ai 16 bit è stato il più lungo della storia, non c’è poligono che tenga.
5-Super Mario World 2: Yoshi’s Island, Nintendo, 1994: IL PLATFORM. Pura gioia di vivere e di giocare, tutto fuori parametro. Battuti per un soffio gli altri Mario, tutti amatissimi (sì, anche il povero Sunshine che è bellissimissimo) e DKC, che da solo ha allungato la vita dello SNES di 2-3 anni. Ma questo è “pura ambrosia videoludica”.
6-Jikkyou World Soccer 2: Fighting Eleven, Konami, 1994: Il miglior calcio di sempre, prima dell’invasione dei poligoni e di EA. Rigorosamente la versione giapponese, con la cronaca urlata e fuori di testa. Valanghe di opzioni, ipercustomizzabile e fantastico mix tra simulazione e arcade. Mai più divertito così tanto con un gioco di calcio.
7-Heartstone, Blizzard, 2014:Nato come clone di Magic, è diventato negli anni sufficientemente maturo e vario da poter vivere una propria esistenza assolutamente dignitosa, mentre WOTC distruggeva la sua splendida creatura con miliardi di espansioni e carte e regole sempre più astruse. Testi e immagini non sono né saranno mai all’altezza dell’originale, ma un migliaio di ore sopra ce le ho spese e altrettante ne trascorrerò.
8-Overwatch, Blizzard, 2016:L’unico FPS, se vogliamo inserirlo in questa categoria, che abbia mai giocato con genuino entusiasmo. Rifinito in ogni dettaglio, funziona tutto: personaggi, comparto grafico-sonoro, gameplay. Preso su 4 macchine diverse (PS4,Xbox1,Pc,PSPro) e arrivato in tre casi al 100esimo livello. Su Pro ci sto lavorando, ma c’è tempo. Ah, sono bravissimo e ridicolizzare i bimbiminkia col mio fido Bastion è sempre appagante.
9-Day of the Tentacle, Lucasarts,1993: Pietra miliare e vertice assoluto di un genere che ha regalato infiniti capolavori e di un periodo, quello della Golden Age del Pc, durante il quale sono usciti alcuni dei migliori titoli di sempre (C&C, Master of Magic, Syndicate, Monkey 2, Indy and the Fate of Atlantis, Sim City 2000…). Su questo c’ho passato tutta l’estate del 94 e ancora ne ho memoria (dell’estate, DOTT lo rigioco almeno una volta all’anno).
10-Out Run, Sega, 1986: Miglior arcade corsistico di tutti i tempi, con la migliore soundtrack di tutti i tempi, ed equivalente digitale dell’Estate. Sa di sabbia e sale, ghiaccioli e granita, ombrelloni e Ferrari, bionde e promesse esotiche. Last Wave culla con una dolce ninna nanna giocatori e sognatori di un’epoca in cui il futuro era ancora una promessa.
11-Aka Il gioco cui purtroppo tocca restare fuori: Street of Rage 2, Sega, 1993: Miglior picchiaduro a scorrimento di sempre che si beve l’intera produzione Capcom che, per quanto eccelsa, scompare di fronte a quest’opera di puro genio. OST inaggettivabile, tutto incredibile e tutto stipato nel piccolo grande Megadrive. Ci sarebbe pur IK+ di System 3 al 12esimo posto, ma poi si sbraca e quindi meglio finirla qui.
Ah dimenticavo
SOCIETA’ AC MILAN=MERDA!!! Dovete morire tutti malissimo. Ci si rivede quando saremo tornati competitivi, cioè mai.
Un saluto alla community.