Senza nessun ordine, l'unica new entry da taaaanti anni a questa parte è Zelda Botw:
Super Mario World : il miglior episodio 2D nonché il miglior platform 2D di sempre. Ricordo come se fosse ieri quando ci ho giocato per la prima volta (Smau, con Marco Auletta che lo faceva vedere al pubblico), ancora oggi se lo metto su provo un brivido di piacere, gameplay purissimo, imbattibile.
Super Metroid: 9 mesi di risparmi (incluse merende non consumate, a scuola) per mettere le zampe su questo emblema della perfezione. Grafica fantastica (per i tempi ma anche ora fa la sua porca figura), musiche magnifiche, gameplay e level design insuperabili. Non a caso è nato un intero genere di giochi che lo scimmiottano, ma anche i capitoli successivi della saga stessa non sono mai riusciti ad avvicinarsi a tanto splendore.
Chrono Trigger: Dream Team per il dream j-rpg. Chara-design del buon Toryiama, trama ricca e profonda, personaggi iper-carismatici, intrecci temporali e grande epicità. Probabilmente, anche senza gli svariati finali finali diversi, chiunque lo avrebbe giocato più e più volte. Non dimentichiamo i combattimenti non random (una rarità all'epoca) e le abilità combinate tra membri del party.
Un titolo visionario, che purtroppo mai ha avuto un degno seguito (Chrono Cross non ci azzecca nulla).
The Legend of Zelda: Ocarina of Time: probabilmente la mia mascella riporta ancora i danni arrecati dalla prima visione che ebbi di questo capolavoro assoluto. Non spenderò altre parole, è semplicemente perfetto, e tutti lo sanno.
SoulCalibur: prima c'erano i picchiaduro, poi i picchiaduro 3D. Sì, perché non vi è tekken o Virtua Fighter che tenga, la vera terza dimensione è stata esplorata in maniera palpabile solo dal primo Soulcalibur. La versione DreamCast era poi qualcosa fuori di testa: alta risoluzione, 60fps, musiche epicissime, gameplay fuori di testa. Ci ho fatto penso almeno 80 tornei, in Italia e all'estero, tutt'oggi se mi capita sotto mano qualche smazzuolata me la faccio. The Legend will never die!
Halo 2: alcuni illustri mi hanno anticipato, anche io prima di Halo 2 non amavo granché gli fps. Ai tempi fu groundbreaking, sia per il gameplay che per la struttura del matchmaking. Halo 2 è una formula matematica: scudo-granate-battle rifle. Tutto finemente bilanciato, un multiplayer follemente divertente, la meccanica dei livelli di esperienza, i Team Slayer fino alle 4 di notte a insultarsi con gli yankee, le lan ai WCG e con gli amici, semplicemente immenso. Ci ho letteralmente speso 4 anni della mia vita, macinando ogni giorno ore su ore. Infilatevi rispettosamente mouse e tastiera nel duodeno, che col mio pad S e Halo 2 godo come nabbestia, BoOooOM-headshot!
Metroid Prime: altri titolo PER-FET-TO. Retro Studios è riuscita, sotto il vigile occhio di N, a declinare tutto ciò che era Metroid nella terza dimensione, riuscendo addirittura ad ampliarlo. I malinconici arpeggi di Phendrana Drifts, lo sbigottimento dopo l'atterraggio su Tallon IV, la febbrile ricerca di dettagli e particolari sul folcore della civiltà perduta dei Chozo. Una First Person Adventure indimenticabile, un Game Cube che ha raso al suolo tutto e tutti. E sì, quel cazzo di meraviglioso pad con i tasti Chicco era perfetto per giocarci.
Poveri coloro che soffrono di motion sickness, cosa non si sono persi.
Silent Hill: questo gioco mi ha insegnato la differenza tra orrore e terrore. Ripensare a ciò che mi hanno fatto provare quella vile, atroce nebbia, quella città perduta, la sua controparte demoniaca, l'atroce destino di Alessa Gillespie. Da giocare era sì un legno, graficamente era un po' rozzo, per i tempi, ma nessun gioco mai mi ha fatto accendere la luce alle 2 di notte, zuppo di sudore, con i battiti a mille e quasi le lacrime agli occhi dal fottuto... terrore.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild: una Milestone per tutto e tutti. Open World? Si fa così. Zelda moderno? Si fa così. Narrativa fatta di silenzi e ricordi? Si fa così. Programmazione dello Switch? Si fa così. Immeso, magnifico, poetico, divertentissimo, profondo. Con 145 ore sulla gobba ne farei altrettante, è il primo Zelda da OOT ad aver veramente meritato la definizione di "Capolavoro". Ma se ne è già parlato fin troppo, che i folli che non l'hanno ancora giocato provvedano, onde non perdersi una vera pietra miliare del videogioco.
Dune 2: ebbene sì, ancora mi ricordo quanto ci ho giocato, quanto mi gasavano le musiche, quanto mi sentivo un abitante di Arrakis. Sicuramente un gioco che ha posto le basi per moltissimi RTS creati negli anni successivi, una delle più alte vette toccate dal videogioco. Datemi un Sonic Tank, per Dio.