Ovviamente selezionarne 10 è stato davvero difficile. Ne avevo subito buttati giù una trentina...
Comunque, ecco la sofferta top-ten (in ordine di anno di uscita dei giochi) :
1)
Final Fantasy VI: Questo gioco è il mio "tutto" videoludico. E' il romanzo d'avventura che leggi da bambino, è quello epico che leggi da adolescente, è poesia, è il tuo film preferito. La sua colonna sonora non sarà mai eguagliata, la grafica raggiunge un livello stilistico che mette il gioco al riparo dall'invecchiamento (triste sorte che ha colpito il quasi-altrettanto-bello
Final Fantasy VII), ogni personaggio è una VITA intera che commuove. Non so cos'altro dire: lo amo.
2)
Super Metroid: Onestamente credo sia difficile chiedere di più ad un videogioco. Per uno come me, che da bambino era rimasto affascinato dall'estetica e atmosfera cinematografica di classici Amiga come
Another World o
Flashback, questo gioco rappresentava la fusione di atmosfera immersiva-cinematografica e di un gameplay di caratura superiore. Al netto del barocco sistema di controllo (troppi pulsanti) e dell'infame "punto del salto a parete" è praticamente un videogioco senza difetti.
3)
Street Fighter Alpha 2: Ho sempre adorato Street Fighter, e di episodi per me importanti ce ne sono diversi: il
SUPER è il primo che ho posseduto, il
III è il primo che sono riuscito a finire in sala giochi,
Alpha 3 è quello che sui cui mi sono più allenato e che più ho spolpato, il
IV quello che mi ha riavvicinato alla serie dopo tanto tempo. Ma se c'è una cosa che ho sempre adorato di Capcom è l'incredibile cura artistica dei suoi prodotti, la sua banda di illustratori bravissimi, gli incredibili artigiani della pixel art e dell'animazione: i picchiaduro 2D di quegli anni sono uno spettacolo visivo semplicemente unico (penso anche ad i vari
Marvel ed
Darkstalkers). Probabilmente Alpha 2 rappresenta tutto quello che ho sempre potuto desiderare da uno SF: carismatico comparto audiovisivo, un riuscito equilibrio tra meccaniche classiche e novità (equilibrio che si è un po' perso nel seguito), e, non ultimo, il rispetto mostrato verso il celebre mondo finzionale creato da Capcom.
4)
Castlevania: Symphony of the Night: Non c'è molto da dire, è il sequel di
Super Metroid negli anni bui della tridimensionalità. In realtà con quest'ultimo non è che ci azzecchi molto (soprattutto non è così perfetto), ma ci siamo intesi. E' il Castlevania che mi ha definitivamente reso un fan della serie, un gioco straordinario per ritmo ed atmosfera, che inoltre celebra l'intera saga costruita nella decade precedente. Menzione d'onore in particolare per la colonna sonora della Yamane e per le illustrazioni della Kojima, che influenzarono non poco il mio stile di disegno da adolescente.
5)
Suikoden 2: Probabilmente la scelta più "emotiva" del lotto. Non lo rigioco da allora e non so se oggi lo troverei perfetto come un tempo, ma è certamente un gioco per cui provo un profondo attaccamento. Ricordo ancora il "finale vero" come uno dei momenti più commoventi provati nella mia esperienza di giocatore. Oltre alla pixel art semplicemente stupenda, apice qualitativo che si raggiunse nell'era 32-bit, trovo che la narrazione di questa serie rappresenti un equilibrio perfetto tra la "passione" dei Final Fantasy e dei jrpg "per ragazzi" ed il cinico materialismo dei giochi di Matsuno e dei jrpg "per adulti".
6)
Vagrant Story: Il videogioco d'autore. Come dichiarato dallo stesso Yasumi Matsuno, gioco diretto in modo "dittatoriale" e supervisionato in ogni suo centimetro quadrato virtuale, prassi che con l'aumentare dei budget e degli staff sarebbe in seguito diventato impossibile. L'unità di luogo e di tempo, i personaggi ed i dialoghi mai banali, una OST che letteralmente si fonde con ambienti ed eventi, una narrazione cinematografica perfetta, con una sua piena dignità stilistica, che si muove in continuo equilibrio tra il linguaggio del cinema e quello del fumetto.
A tutto questo si unisce un solidissimo gameplay da dungeon crawler che ha dato al gioco una forse non del tutto meritata fama di gioco "hardcore" ed intransigente.
Matsuno non si ripeterà mai più a questi livelli, eppure l'eredità di Vagrant Story continuerà a vivere nel misconosciuto e bellissimo
Crimson Shroud.
7)
Phoenix Wright: Ace Attorney: Se mi avessero detto che mi sarei trovato col batticuore, a sudare, esultare, urlare di gioia e di rabbia, commuovermi davanti ad una visual novel di avvocati difensori, probabilmente non ci avrei creduto. Solo un genio nipponico poteva arrivare a tanto: fondere manga, anime, beat'em up Capcom (eh sì...), Agatha Christie in un prodotto dall'appeal universale e profondamente originale. Forse avrei dovuto votare per il mio preferito della saga,
Trials and tribulations, che vede nel procuratore Godot uno dei miei personaggi di finzione preferiti di sempre, ma ho voluto premiare il capostipite e la sua dirompente carica innovativa.
8 )
Metroid Prime: Dei 3 giochi che rappresentano la sacra trinità del 3D (insieme a
Mario 64 e
Ocarina of Time) ho scelto questo. Come immaginate è stata una scelta soffertissima, eppure mi sembra che questo titolo immortale abbia retto il tempo meglio degli altri due e abbia tradito meno lo spirito dei corrispettivi antenati bidimensionali.
L'arrivo a Tallon Overworld, le nuove atmosferiche musiche di Yamamoto, il labirintico mondo e gli epici momenti finali...dopo 8 anni senza un Metroid, sono stati un vero e proprio sogno. Avessi fatto questa lista una decina di anni fa avrei messo in top-ten il favoloso seguito,
Metroid Prime 2: Echoes, per il quale avevo un vero e proprio culto, ma da allora i miei gusti sono un po' cambiati ed ho come l'impressione che se lo rigiocassi oggi non lo troverei pienamente convincente.
9)
Fire Emblem: Path of Radiance: Al mondo ci sono i jrpg strategici. Poi c'è Fire Emblem, padre del genere ed esponente ineguagliato. La serie ha una qualità media semplicemente elevatissima, dove anche l'episodio meno riuscito è un orologio svizzero di meccaniche. Tra tutti, l'episodio per Gamecube può essere considerato l'apice: la maturità del gameplay, una sorta di cesellatura di quello del quinto episodio per SNES, si unisce ad una componente narrativa che per qualità della scrittura e della coerenza interna del mondo può rivaleggiare con
Suikoden. Questo capolavoro viene poi infinitamente potenziato dal suo seguito,
Fire Emblem: Radiant Dawn, forse un pelo più grezzo nell'esecuzione, ma incredibilmente ambizioso nella visione di fondo. Insieme, i due giochi costituiscono una delle più coerenti e affascinanti saghe nel mondo dei jrpg.
10)
The Legend of Zelda: Breath of the Wild: Fino all'ultimo sono stato indeciso se mettere al suo posto
Xenoblade Chronicles. In fin dei conti la sensazione di star vivendo l'avventura con la A maiuscola, il jrpg di Monolith me l'aveva data con qualche anno di anticipo rispetto a BotW. Però, mentre Xenoblade incarna "solo" il perfetto ritmo e carisma dei jrpg anni '90 trasportato finalmente in un enorme mondo tridimensionale, BotW è qualcosa che va davvero oltre. A momenti, mentre lo giocavo, pensavo che qualunque videogiocatore fosse nato per giocare questo gioco. Ed ancora, che la stessa saga di Zelda, una delle più celebrate serie videoludiche di sempre, fosse nata per poter diventare BotW. E se questo non merita un posto nella all-time top ten, non so proprio cosa.
Ed adesso, per dare un po' di contesto, ecco una lunga lista di runner-up:
Super Mario Bros 3, Super Mario World, Yoshi's Island, The Legend of Zelda: Link's Awakening, Seiken Densetsu, Bionic Commando (gameboy), Monkey Island, Turrican 2, Broken Sword, The Legend of Zelda: Ocarina of Time, Super Mario 64, Super Mario Galaxy, Metal Gear Solid 1, 2 & 3, ICO e Shadow of the Colossus, Chrono Trigger, Final Fantasy VII, Xenoblade Chronicles, Resident Evil 4, Final Fantasy Tactics, Front Mission, Fire Emblem Radiant Dawn, The Last Story, Fire Emblem Genealogy of the Holy War
@Nemesis Divina