La differenza era che quando Sony aggiunge un titolo al Plus scelto fra la sterminata mole di titoli disponibili e, guarda caso, era un titolo che avevi preso la settimana prima quella è sfiga.
Nel caso di Stadia, con uno shop di 22 titoli, diventa un destino inevitabile con polemica al seguito ampiamente prevedibile.
La cosa da fare, semplice, era mettere un titolo che non facesse parte dei 22 precedente.
Vabbè, a parte questo mi viene in mente un bel plus del servizio Stadia, ossia che diversamente da Sony e Microsoft, Google non richiede pagamenti per giocare online. Per chi è prevalentemente interessato a questa tipologia di prodotto può essere un argomento positivo.