Se i detrattori del gioco in streaming stanno stappando lo champagne, qualcosa è andato storto.
Trovo assai stonato che Google proponga in abbonamento la tecnologia ma in vendita i giochi: se l'intenzione è quella di traghettare l'utenza dall'acquisto di prodotti all'utilizzo di servizi, sarebbe coerente ricondurre tutta l'offerta alla logica del noleggio/abbonamento. Così com'è, non mi convince.
Potrebbe invece essere interessante il servizio gratuito a risoluzione ridotta, se e quando sarà fruibile su una macchina come Switch per ampliarne il catalogo e le possibilità.