la presentazione mi ha colpito a tal punto da farmi riflettere su quello che sarà il modello di business, e così ho provato ad immaginarmi Stadia calato nella routine quotidiana del gamer tipo...
Secondo me sarà un servizio offerto in 2 declinazioni:
gratuito (con dei limiti importanti), e con
abbonamento mensile (Netflix style) nel range 29.99-39.99 USD/EUR con accesso illimitato ad un catalogo in continua espansione e manutenzione di giochi (di nuovo, Netflix style, con roba che entra, roba che esce e un nocciolo di roba fissa, quella più popolare).
L'esperienza free, in puro stile Google,
permetterà a chiunque disponga di un account @gmail.com di "partecipare" senza spese all'ecosistema di condivisione/social: potrà mettersi in coda per giocare col proprio
@Vitoiuvara preferito in diretta, potrà interagire con gli amici vedendoli giocare e accedendo alle loro Stage Share (o come si chiama). Potrà provare i giochi, ma per un periodo limitato di tempo. Contribuirà - senza costi - ad alimentare il sistema social, e a "creare contenuti" che Google e streamers potranno monetizzare a loro volta.
L'esperienza completa (senza limiti) permetterà di
accedere liberamente ad un catalogo "in evoluzione", senza pagare i singoli giochi (le revenue a sviluppatori e publisher arrivano direttamente da Google che stacca loro la propria fetta in base alla popolarità/diffusione/peso social del gioco utilizzato). Permetterà l'attivazione e l'utilizzo di tutti i trick social mostrati. Costituiscono il motore attivo della comunità, creando contenuti e "bocconi di gaming" gratuiti per gli utenti free, coi quali interagire e crescere.
Un'ecosistema così costituito permetterebbe di "sostenere" l'approccio fortemente interattivo e di condivisione su cui si sviluppa la filosofia di base di Stadia: sarebbe un problema non piccolo se per poter partecipare al gioco in tempo reale io dovessi attivare un abbonamento a pagamento con Stadia, e magari anche pagare per acquistare il gioco in questione...
del tutto incongruente con la facilità mostrata e richiesta di fare (semplicemente) click su un pulsante a schermo. Per poter funzionare come nella loro "vision" ci deve essere la
massima libertà di interazione e coinvolgimento, senza barriere.
Doppio "paywall" per giocare in streaming con l'ultimo AC? Ne dubito.
Ragionavo anche sul fatto di riservare un'unità hardware Stadia per singolo giocatore, la vedevo "eccessivamente" generosa. Non è così impossibile se iniziamo a considerare server globali che lavorano 24/7 sui fusi orari globali, scaglionando grossomodo l'utenza fra aree geografiche e territoriali tradizionalmente suddivise (USA, EU, ASIA). E puntando ad una media di ore/giorno per utente pagante: non avresti limiti, appunto, ma salvo eccezioni del tutto irrilevanti dal punto di vista statistico, un giocatore tipo quante ore può giocare al dì? probabilmente 1 o 2 (in realtà credo meno).
L'idea è quindi quella di spalmare 20/30/XX utenze paganti su singolo slot hardware ... il costo server side si ripagherebbe in brevissimo tempo!
E' un nuovo paradigma, me lo sento