È quello che mi aspettavo, un controller standard da collegare a qualunque schermo intelligente passi sotto mano, dal tablet crosta della nonna alla Smart TV da dieci pippi.
È più potente delle console attuali, più pratico, più duttile di Switch, non presenta costi hardware (quantomeno espliciti). Immagino che i giochi si potranno acquistare singolarmente o, al limite, noleggiare per qualche giorno, in stile Play Movies. Un abbonamento potrebbe essere inserito in una seconda fase, quando ci sarà un catalogo più corposo, proponendo i titoli meno recenti.
Sulla carta mi sembra un'evoluzione naturale di quello che al momento è il settore dell'intrattenimento più giovane e innovativo a livello di contenuti, ma il più vetusto e reazionario a livello di modello economico, con scatolette chiuse che durano lustri come i piani quinquennali sovietici.
Mi chiedo solo come possa funzionare economicamente un servizio che destina a ciascun utente un hardware da 2000 euro e un'ampiezza di banda fuori di testa.