Sono filosofie proprio agli opposti (tra l'altro ottima cosa aver avuto in questo 2019 degli action visioni assai diverse del genere nel trittico DMC V, Astral Chain e Sekiro, sebbene Sekiro action/stealth ma comunque marcatamente action e per nulla Rpg) e, as usual, non metto mai in discussione gusti e preferenze altrui, al più argomento le mie posizioni e via!
Tipo di Astral io ho apprezzato più cose in maniera omogenea, come ad esempio il level design: ha delle pecche e dei ricicli di assets nel piano astrale ma a mio avviso il level design è più che buono per il genere con tanto di bivi, sezioncine platform che non mi hanno infastidito ed esplorazione sebbene le aree siano spesso lineari.
Oppure ho apprezzato i suoi sforzi di avere elementi originali o comunque freschi, come l'idea di basare un battle system su creature evocate e come queste si sinergizzano con il protagonista, è un campo poco sondato dagli action a questi livelli (al contrario DMC vuole semplicemente essere un culmine massimo di un discorso già iniziato, già rodato, visto che parte dalle fondamenta solide del.combat di DMC 4 e poi lo estende, aggiunge, espande senza stravolgere o rivoluzionare)
Il punto in cui per me non raggiunge la complessità di altri titoli precedenti platinum o in generale dei migliori esponenti del genere è, per me, la complessità del battle system: spettacolare, con tanto da apprendere, in continua evoluzione, con tante idee riprese da precedenti action platinum ma in definitiva non profondo quanto DMC V: quest'ultimo consente una costruzione delle combo totalmente inarrivata ed inarrivabile per il genere, non si tratta di numero di mosse eseguibili ma di come tutto si lega perfettamente, non esiste alcun paragone e pure Bayonetta 3 dovrà fare gli straordinari per avvicinarsi!
Ed è un discorso che, volendo, è anche slegato dalla sfida pura normalmente intesa (la tipica difficoltà) ma riguarda complessità e profondità dei sistemi (e tecnicismo) e feeling pad alla mano di inpatti, effettistica, animazioni, risposta ai comandi (che in un action dovrebbe essere la prima cosa, DMC gira a 60 fps perfino sulle comsole base carrette mentre Astral è a 30, non lo trovo assolutamente poco fluido mediamente ma fra dei cali di frame in alcune situazioni tipo contro nid boss con certa effettistica e qualche asperità nei controlli non mi ha restituito una sensazione di controllabilità perfetta in ogni situazione) è in un altro campionato semplicemente.
Poi naturalmente quel gioco ha altre carenze così come Astral pecca ad esempio in come spalma le sue boss fights (troppo poco convincenti nella prima metà, poi ti spara diversi boss magistrali tutti nello stesso capitolo, boss finale eccezionale ma appunto tutto troppo concentrato nella seconda metà) o in trama/narrativa (a questo punto ho preferito il fanservice fatto bene di DMC V, Astral a livello di dialoghi, scrittura e recitazione è molto carente sebbene nel genere io non dia troppo peso a questo aspetto concentrandomi sulla qualità delle mazzate)
Naturalmente è tutto perfettamente sensato anche perchè da un lato (DMC) abbiamo un action puro, dall'altro un action più marcatamente ibrido Rpg/adventure e dai ritmi particolari (ad esempio ha dei capitoli davvero lenti ad ingranare) e con molti momenti platform o esplorativi, non è un gioco in cui si mena ogni 3 passi, che è il suo bello ma anche il suo limite nel momento in cui la componente investigativa è fin troppo semplicista per poi diventare un pò più interessante solo dopo ore e ore di gioco