Finché Xbox dura, io continuo felicemente a pagare un abbonamento mensile per giocare a giochi che comunque non comprerei mai a prezzo pieno (e forse mai in assoluto).
Sai, questa cosa dovrebbe farti pensare (semi cit.).
Ci ho pensato.
Negli ultimi anni sono stati pochissimi i giochi che ho comprato a prezzo pieno e all’uscita.
Quasi tutti Nintendo, e poi i giochi From (mannaggia a loro) e RE2R.
Se devo aspettare un anno o due per avere uno sconto che ritengo significativo su giochi più o meno grossi, la voglia di giocare a questi giochi è probabilmente passata, e forse sono già stati rimpiazzati da un nuovo episodio, o da un altro gioco in arrivo. Il mercato è troppo grosso, troppo veloce e troppo omogeneizzato. Restano poche certezze, per esempio: tra Mario 51 e Metroidvania 286, scelgo Mario 51 senza pensarci. E Metroidvania 286 resta nel regno del sì, no, forse, non so, magari ai prossimi saldi, e se poi non mi piace, eh ma se adesso è in sconto al 50% posso aspettare che lo sia al 75%, ah ma intanto è uscito Kirby 534. Nella vita ho anche altro da fare, se non ho un VG da giocare.
Se ho giocato Persona 4 e adesso ho iniziato Persona 3, dopo aver giocato il 5, è solo perché sono apparsi tutti su GP.
Magari avrei comprato il 5, ma magari no. Di certo non avrei acquistato interamente 4 e 3, dopo il 5.
E di sicuro non penserei mai “ma sì, proviamo il gioco del ragazzino che si arrampica o quello dell’insetto che fa girare le palle, che vuoi che siano VENTICINQUE EURO per una roba che dura tre ore, che non rigiocherò mai, e che magari fa cacare ma ehi, sul forum dicono che è bellissimo e fanculo i soldi perché amo questo medium e devo foraggiare i progetti coraggiosi”.
Risultato: la mia cultura videoludica si espande più come sto facendo ora, che partecipando alla cultura dei blockbuster da 500 milioni di dollari e dei remake/ster di giochi usciti l’altroieri.
C’è da pensare, sì.