Quando si parla di retrocompatibilità e di tecnologia, mi pare che alcuni tendano a tagliare fuori intere categorie di utenza e di giochi.
Tipo, per quali motivo dovrei ricomprare su Xbox Series X un Simphony of the Night acquistato un decennio fa su Xbox 360 e giocato spesso su One?
Oppure, perché rinunciare a giocare su Series X a quel gioco Indie che no, tecnicamente non potrà, per sua natura, ricevere alcun upgrade grafico?
Personalmente, prima di questa gen, non avevo mai pensato alla retrocompatibilità come un requisito essenziale. Da utente console, sono abituato a "gettare via" (o vendere, o inscatolare) hardware e software con l'arrivo della next gen. Eppure, giocoforza, con le librerie virtuali colme di roba, oggi la vedo in maniera differente. Non si tratta più, sempre più spesso, di conservare l'oggetto, ma di preservare l'opera.