Allegri va ringraziato per ciò che ha vinto, per aver sopportato l'atteggiamento autolesionistico di una rumorosa fetta di tifosi, per non essere scappato ad inizio ritiro come il suo predecessore. Persona intelligente ed elegante, ha avuto il torto di aver perso smalto nella stagione che sta per terminare. Se non arriverà qualcuno in grado di rivoluzionare e contemporaneamente vincere, Allegri lo rimpiangeremo.
Cinque scudetti.
Quattro coppe Italia.
Due supercoppe Italiane.
Due finali di Champions League raggiunte.
Gli esteti del calcio possono criticare il modo di giocare ma sul piano della concretezza, che è ciò che conta alla fine, Allegri ha pochi rivali.
Io resto dell'idea che un allenatore in una squadra di calcio ha una percentuale di incidenza inferiore alla percentuale di incidenza che hanno i calciatori.
Parliamoci chiaro. In campo vanno i giocatori.
Un allenatore può dare tutte le direttive di questo mondo ma se ad esempio un attaccante fallisce un gol a porta vuota, non può essere colpa di chi siede in panchina.
Ricordo allenatori come Luis Enrique che alla Roma hanno fatto pietà, mentre al Barcellona ha vinto tutto.
Così come al contrario, Ancelotti ha vinto tutto tranne a Napoli dove ha raggiunto il punto piu' basso della sua carriera.
Non me ne vogliano i napoletani ma in Coppa Italia e in Europa League, si poteva fare di piu' visto il livello degli avversari, in particolare nel secondo caso, tutt'altro che insormontabile.
Alla Juve sarà fondamentale capire quali saranno le cessioni e quali gli acquisti in rosa.
A parte Ronaldo, non vedo nessun giocatore titolare inamovibile.
E Ramsey è tutto da vedere. Dicono sia forte, lo conosco poco.