Ho visto entrambe le stagioni e sono splendide. Forse non tutti gli episodi sono di altissimo livello, ma è una di quelle serie in cui i personaggi sono talmente umani e coinvolgenti da mettere in secondo piano tutto il resto e staresti comunque ore a guardarli... esistere e interagire.
È una serie sull'età anziana, ma non solo. In senso più ampio, parla dello scorrere del tempo, della solitudine, dell'importanza dell'amicizia. Il rapporto tra Sandy e Norman è meraviglioso perché incarna l'amicizia vera, almeno per come la concepisco io, quella che ti permette di essere anche cattivo, di tormentare l'altro con l'ironia, senza che venga mai meno da ambo le parti la consapevolezza che è solo un gioco per divertirsi insieme e che dietro sussiste sempre un enorme affetto.
La conclusione della seconda serie, tuttavia, mi ha lasciato deluso. Capisco che in una serie del genere non possano esserci archi narrativi troppo marcati, perché è incentrata sugli eventi della vita e la loro casualità, ma un minimo di chiusura l'avrei gradito. Non so, il finale mi è parso debole anche come conclusione di un episodio, figuriamoci di una stagione.
Le scene memorabili sono mille, ma la prima che mi viene in mente è quella in cui Phoebe confessa di aver rubato gli spiccioli e Norman monta su tutte le furie per la colf ecuadoregna. Racchiude perfettamente la forza del personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti. E ho riso come uno scemo.