Parliamo anche di altre cose.
Noto che nella società c'è una profonda frattura nell'ampio concetto di "saper guidare bene".
Nella mia umile idea (anche con il malus genetico di "donna al volante"
) guidare bene significa rispettare prima di tutto il codice della strada in ogni suo aspetto, poi massimizzare efficacemente le possibilità offerte dalle regole stabilite nei diversi tratti stradali, essere responsabili della propria condotta con un decisivo occhio a quello che fanno gli altri, non ingenerare disagi dati da imperizia di controlli, manovre e quant'altro e in generale non concepire l'auto e il comportamento stradale come compensativi di mie insicurezze personali.
Eppure, sempre con maggior frequenza trovo gente che concepisce il "guidare bene" come compiere l'azione più rapida e veloce atta ad ottenere il maggior beneficio possibile in barba alle regole. Leggi, sei in superstrada e ti dicono che sei goffa perché non spingi la macchina a 150 perché non ci sono autovelox, oppure sei una strada statale collinare di notte e ti spronano a superare sempre e comunque per velocizzare il più possibile il tragitto infischiandosene di curve a gomito, nebbia e strada bagnata ed eventuali imprevisti. Per non parlare poi del fatto che "
chi sa guidare su serio schiva gli altri perché compensa con la propria bravura anche quello che fanno gli altri", gli stessi che poi quando ti portano da qualche parte e guidano ti rendi conto che sono gli altri, quelli corretti, a schivare lui.
Insomma, davvero, leggi sul giornale "incidente, muoiono 4 persone" e magari pensi alla tragica fatalità. Invece, stando spesso sulla strada ti rendi conto che a provocare gli incidenti sono quelli "bravi", "quelli che sono guidare", quelli che "Macerata -Civitanova Marche in 12 minuti si fa (invece del doppio previsto) quindi ho ragione e i fatti mi confermano" e schiattano le povere vittime del comportamento normale, ossia quello "goffo".
Cazzo, davvero, se vuoi capire l'intelligenza di una persona guarda come va in macchina, non c'è bisogno di altro.