Vorrei molto che le recensioni di videogiochi non cominciassero con un paragrafo, a volte persino due, di riflessioni introduttive sui massimi sistemi.
Succede perché, come spiegano molto opportunamente in alcune facoltà, il 90% delle discussioni è perfettamente inutile perché le parti in causa non capiscono di partire da definizioni diverse dell'oggetto della discussione. Per cui il confronto è a vuoto e bisognerebbe prima mettersi d'accordo.
"Confronto" eh, che presuppone un dialogo che identifica un risoluzione. Che se si parla di "opinioni" la cosa si risolve da sola nel grado zero della soggettività e sticazzi, ognuno dice le cazzate sue.
La recensione è un'analisi e non un'opinione e basta. Per questo dovrebbe essere un lavoro qualificato. E chiunque voglia porgerti un'analisi deve preventivamente definire l'ambito, come da prassi filosofica.
Purtroppo è un'abitudine alla complessità che sta sparendo ma non solo nei vg.