Due paia di calzini, pantacalza di lana (la "superpippo" della naya), jeans foderati aziendali, maglia della salute più maglia di lana più felpa aziendale più giacca a vento aziendale, berretta di lana, guanti, scarponi da montagna. Un omino Michelin.
In realtà non basta, se i piedi poggiano su una superficie conduttiva ogni tanto bisogna alzarsi e camminare per scaldarsi.
Ho lavorato anche leggermente sottozero (c'era il ghiaccio per terra), ma al PC scrivevo qualche valore numerico ogni tanto, rimanevo in piedi con un radiocomando per la maggior parte del tempo.
Mi spaventano più i 40°C in cucina, ma in realtà sarei curioso di sapere la temperatura bulbo umido
, potrei aver lavorato in condizioni peggiori (ma all'aperto e all'ombra).