L'australiano, dopo 25.000 anni passati a covare rancore indomabile, finalmente ha detto basta! Guerra sia, urlava incazzato nero davanti ai miei ometti giappi, s'è rotto le palle del mio costruire pacificamente senza dargli alcuna noia. Si unisce subito la sua amichetta dell'impero scita, agli antipodi del mio e col quale non ci sono mai stati contatti di alcun genere, anzi, ho sempre accettato le sue ingenerose proposte commerciali, pur di coltivare un minimo di amicizia. Mi odiano, fanno coalizione, avranno la mia testa.
Le grandi manovre militari aussie si riducono a un assalto disperato ad una mia città con una caravella e poco altro, la ganza invece non ha fatto nemmeno quello, prometteva morte e sterminio al calduccio nel continente suo, come i cagnolini che ti abbaiano furiosi da sotto al divano.
Essendo una persona pacifica che non muove guerra dall'età della pietra, mi sono limitato a conquistare una città australiana, tanto perché me l'aveva costruita in mezzo ai piedi, ed ho prontamente accettato di porre fine alle ostilità quando coso s'è presentato col cappello in mano a chiedere pietà, gli ho attaccato la capitale e s'è spaventato.
In qualità di vittima innocente di una dichiarazione doppia di guerra, mi sarei aspettato un minimo di simpatia da parte degli altri. Il romano infatti me l'ha espressa subito, due turni dopo m'ha chiamato assassino sanguinario e promette morte a tutta la mia stirpe.
Sicuramente io sono un niubbo del sesto episodio, ma la diplomazia mi pare un completo, assoluto, disastro
succede roba paradossale...